Il decalogo dei canarini.

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lancashire
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Iscritto il: 15 settembre 2005, 16:17

Il decalogo dei canarini.

Messaggio da lancashire »

Il decalogo dei canarini.

I) Beverini: Cambiare giornalmente l'acqua dei beverini, una strategia per obbligarvi a prestare questa incombenza è quella di acquistare beverini piccoli! (anche più facili da pulire internamente)

II) Germinabilità: I semi forniti possono essere più o meno freschi, (controllare la data di scadenza delle confezioni) occorre procedere ad effettuare una prova di germinabilità in quanto i canarini alimentandosi di semi vecchi potrebbero avere carenze nutrizionali. (Si segnala per dovere di cronaca che in un allevamento ripetuti decessi di canarini erano causati non da scarsa germinabilità dei semi ma a carenza di valore nutritivo della scagliola, cresciuta in un ambiente povero di sostanze minerali e che scoprire le cause dei decessi è stata una impresa ardua ... autopsia che ha riscontrato scarso sviluppo muscolare)

III) Alimentazione: Fornire un misto di qualità con preponderanza di scagliola, se preconfezionato (non utilizzare quelli addizzionati con vitamine e zuccheri e ne quelli polverosi) ed addizzionare una uguale quantità di scagliola; farina di mais (farina per polenta ma non precotta addizzionata al 2% con olio di mais se non acquistata in un molino) erbe prative fresche, dente di leone, centocchio, frutta e verdura scura con molta parsimonia. arricchire il misto che si dà durante tutto l'inverno.

IV) Fotoperiodo: Questo meccanismo di fotosensibilità è molto delicato. Una volta raggiunto il fotoperiodo adeguato (durata del tempo della luce), questo deve essere mantenuto costante senza sbalzi, altrimenti una riduzione dei tempi di luce o un fotoperiodo variabile costituirà uno stimolo per il blocco della riproduzione e l'induzione della muta. Il fotoperiodo non deve superare le 17 ore di luce il giorno, altrimenti avremo problemi nel mantenere lo stato riproduttivo e la fecondità. Dopo un certo periodo di giornate con molte ore di luce, gli uccelli diventano refrattari alla fotostimolazione, e nell'organismo calano i livelli di ormoni sessuali. Alla fine dell’inverno, quando le giornate tornano ad allungarsi, si ripete il ciclo.

V) Nidificazione: Dopo che i piccoli sono stati tolti, la coppia spesso nidifica ancora. Due covate non comportano problemi alla femmina, e in genere neppure tre. Dopo la terza è opportuno togliere il nido e spostare di posto la gabbia o spostare e separare i genitori. A questo punto in genere inizia la muta, e l'alimentazione deve essere ancora ricca di proteine per favorire lo sviluppo del piumaggio.

VI) Disinfettare: Occorre almeno prima della messa in cova dei canarini a provvedere ad una buona disinfettazione dell'ambiente e delle gabbie, a mio modesto parere, tutti i disinfettanti per uso ornitologico, così come tanti altri "miracolosi" prodotti super-reclamizzati sulle riviste di settore, sono messi in commercio solo per prendere soldi agli allevatori.
il disinfettante più potente che esista è infatti la candeggina (quella che si acquista nei supermercati e che costa pochissimo), la quale è usata addirittura nei laboratori di analisi per sterilizzare le provette utilizzate per l'esame HIV, essendo l'unico disinfettante in grado di sconfiggere il virus dell'AIDS. (dosi 8 cucchiai in un secchio d'acqua)
Ottimi sono anche il lisoformio o l'ammoniaca (anche queste si acquistano nei supermercati a bassissimo prezzo). Ripeto, il mio parere è che sarebbe da evitare di dare troppo credito alle pubblicità di prodotti che, di fatto, sono eccezionali sono nel prezzo di vendita; è pacifico che i locali e le gabbie prima della rimessa in uso devono essere arieggiati.

VII) Disinfestare: Cosa ben diversa dal disinfettare è il disinfestare ad esempio per gli acari occorre disinfestare; utilizzando un apposito locale di allevamento si possono imbiancare le pareti a calce ed utilizzare appositi prodotti per l'eliminazione degli stessi ad esempio piretro (prodotto naturale realizzato con i crisantemi) è pacifico che i locali prima della rimessa in uso devono essere arieggiati.

VIII) Tempi: Diverse razze di canarini hanno esigenze diverse di alimentazione abbisognano quindi di una maggiore attenzione e di maggiori tempi da dedicargli, potrete ridurre i tempi da dedicargli utilizzando voliere nei tempi non di cova!

IX) Spazi: Ricordare che si possono verificare casi in cui dei canarini stiano poco bene ed occorrerà metterli in gabbie singole e per evitare eventuali contagi spostarli in un ambiente separato!

X) Megacanarino: Esiste una teoria che giustamente afferma che un allevamento possa essere considerato come il detenere un unico grosso canarino infatti a causa degli stretti spazi in cui convivono, gli accadimenti ad un canarino, si trasmettono repentinamente all'intero allevamento.

Tratto dai Decaloghi dei canarini : Club Italiano Canarino Lancashire

Credo possa essere un decente inizio di dibattito! .


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[color=#BF0000][i]«Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi.»

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