ardeapurpurea ha scritto:esistono degli allevatori autorizzati dalla regione che si occupano solo della riproduzione in cattività delle cince a scopo reintroduttivo e riescono a mantenere i colori perfettamente anche in specie a grave rischi e difficili come la cincia dal ciuffo e la cincia azzurra (parus cyanus) estremamente rara e delicata ! l'alimentazione che utilizzano è composta da pupe e uova di formica (abbastanza facilmente reperibili in negozi specializzati), carne cruda di manzo e vitello, fegato e cuore di pollo crudi, fichi maturi o anche secchi, tarme della farina , e se si ha la possibilità o il tempo bruchi di cavolaia o di altre specie allevabili con facilità , tre o quattro volte a settimana il pastoncino per insettivori con crisalidi macinate, il girasole lo omettono perchè troppo grasso per uccelli insettivori tenuti in cattività ma ottimo per addestrarle alla ricerca di cibo invernale prima della liberazione!
comunque sia non sarebbe un problema così grave il colore del piumaggio se non devono essere riprodotte , tanto in atura con la giusta alimentazione torneranno normali con la prima muta
Veramente molto interessante!
A me personalmente non importa se ci sono mutazioni del colore, purché questo non porti conseguenze sulla salute dell'animale.
Mi fa piacere sapere che una volta rimesse in libertà torneranno alla loro colorazione tipica.
Se però mi dovesse capitare ancora di soccorrere un esemplare poi inadatto a riprendere la vita selvatica, terrò in considerazione questo tipo di dieta.
La cincia azzurra è tipica dell'Europa orientale?
Qui in zona vedo solo cinciallegre e cinciarelle; anni fa erano molto frequenti le prime, poi in seguito ho notato un certo incremento di cinciarelle; invece solo una volta ho osservato un paio di esemplari di cincia mora.
Un paio di anni fa la cinciallegra si era rarefatta, non so se perché le cinciarelle avevano preso possesso dell'habitatdelle cinciallegre.
Ho notato che le cinciarelle, nonostante siano di dimensioni più piccole, sono molto più "peperine" delle cinciallegre e le scacciano dalle mangiatoie.
Dalla scorsa stagione però ho notato un ritorno di cinciallegre.
Durante l'inverno metto sempre a disposizione del cibo, e ho piazzato svariate mangiatoie in modo da dare più spazio a tutti.
Lo scorso anno, sul finire dell'inverno, per diversi giorni ho potuto osservare per la prima volta due esemplari di codibugnolo che sostavano volentieri fra i rami ancora spogli della grande betulla del mio boschetto, becchettando alla base delle nuove gemme e delle infiorescenze in formazione.
Ti risulta che abitualmente vivano qui nei boschi del lago di Como, o è più probabile che si trattasse di esemplari di passaggio?
Comunque erano veramente molto belli!