8 mesi ?
ma è già bello che adulto !
Certo che ti dico come fare
però prima volevo chiederti, lo terrai in casa o all'esterno? Allora intanto assicurati che non abbia meno di 10 giorni, lo vedi perché ha ancora il piumino giallo, ma cominciano a spuntargli le prime penne. Allora, ci sono vari modi per imbeccarlo, o fai come me, cioè prendi del mais spezzato, e lo bagni con poca acqua, prendi il piccioncino, gli apri il becco con le dita e ci "butti" il cibo, oppure fai in quest' altro modo, più valido, completo e meno stressante sia per te che per il piccolo. (Fonte: Animali SOS
http://animalisos.altervista.org/index.php )
IL PICCIONE: L'alimentazione artificiale
E' senz'altro più opportuno scegliere una delle pappe da imbecco che si trovano sul mercato, nutrizionalmente molto valide; indicate sono quelle per l'allevamento a mano degli Psittacidi, come pappagalli, ecc.
Non vanno bene invece le pappe specifiche per insettivori.
Se ne trovano di varie marche, più o meno note; alcune validissime e molte altre, purtroppo, decisamente scadenti.
Tra le migliori ci sono NUTRIBIRD A19 della ditta Versele-Laga, che è quella forse più facilmente reperibile nei negozi.
Validissima sono anche KAYTEE EXACT HAND FEEDING BABY BIRD, ZUPREEM e CéDé, purtroppo poco presenti nei negozi tradizionali, ma reperibili online
Si raccomanda di seguire sempre scrupolosamente le istruzioni del produttore e di non conservare mai la pappa preparata ed eventualmente non consumata, per la facilità con cui si possono sviluppare muffe e contaminazioni batteriche.
I piccioncini hanno necessità di pasti molto frequenti dall'alba al tramonto.
A seconda dell'età si avranno intervalli di mezz'ora-un'ora per i più giovani, finché quando saranno impiumati potranno trascorrere circa 3 ore fra un pasto e l'altro.
Tralasciando le indicazioni di orario, un buon sistema per capire se il piccolo deve mangiare è tastarne il gozzo; se è floscio e vuoto, necessita di essere alimentato e così pure se si agita e reclama a gran voce.
Ed ecco ora i METODI GIUSTI per alimentare un piccioncino
Ci sono diversi ottimi metodi per dare la pappa al piccolo.
Si ribadisce ancora, anche fino alla nausea...che questi uccelli non vengono imbeccati come gli altri uccellini; il genitore apre il becco e il piccolo ci infila dentro la testolina per succhiare letteralmente il cibo.
Il nostro problema quindi è quello di simulare il becco dei genitori.
Il cibo, ricordiamolo, deve essere fluido-cremoso, di una consistenza simile allo yogurth e leggermente tiepido, come se doveste darlo a un neonato umano.
Prendete quindi un contenitore cilindrico, del diametro almeno di un paio di centimetri, aperto da ambo i lati.
Andrà benissimo una grossa siringa da 50-60 ml, alla quale toglierete il pistone e dalla parte dove si infila l'ago dovrete segarne via un pezzetto, in modo da ottenere un tubo ugualmente aperto da entrambe le estremità.
Togliete l'eventuale bava nel punto del taglio, sia internamente che esternamente, usando della carta vetrata fine e per eliminare completamente qualsiasi asperità residua vi basterà passare brevemente tutto il bordo alla fiamma di un accendino; in tal modo diventerà arrotondato e liscio.
Fatto questo, da una parte andrà chiuso con una membrana che potrà essere un pezzo di stoffa, della carta da cucina di tipo robusto, un foglio di silicone, insomma qualsiasi materiale sufficientemente morbido, in modo che il piccolo non rischi di ferirsi il becco mentre mangia,
Praticheremo un foro adatto a far passare completamente e comodamente il becc...one del piccioncino; questa membrana andrà fissata bene con un elastico, poi si metterà dentro il cibo e tenendo questo cilindro pressoché orizzontale si accosterà il becco dell'uccello al foro, sospingendolo delicatamente per fargli capire che la pappa sta lì dentro; presto il piccolo imparerà che quello è il nuovo distributore di cibo e di volta in volta sarà sempre più agevole nutrirlo.
Se proprio non dovesse accettare il cilindro (ma è ben difficile che succeda), prendete fra le dita un po' di cibo e con l'altra mano guidate e tenetegli il becco nell'impasto, muovendo un po' le dita, oppure la prima volta provate ad impiastricciargli un po' di pappa nel becco aiutandovi con le dita; l'importante è che senta il sapore del cibo, poi non si farà più pregare.
Lo svezzamento
Quando il piccolo sarà impiumato, si inizia lo svezzamento.
Pur imbeccandolo ancora, un po' alla volta dovremo cercare di abituarlo a cibi solidi e soprattutto semi e granaglie varie e naturalmente dovrà anche imparare a mangiare da solo.
Per facilitarlo nel mangiare questi nuovi cibi, semi e granaglie varie, eventualmente spezzettati, andranno messi preventivamente a bagno in acqua tiepida per alcune ore in modo che si reidratino un poco e ne andrà mescolata una parte alla solita pappa morbida, alternandola con semi messi direttamente nel becco, con l'aiuto di un paio di pinzette a punte arrotondate, offrendo un seme per volta; armatevi quindi di tanta pazienza e non demoralizzatevi se lo vedrete che se ne sta lì immobile col seme mezzo dentro e mezzo fuori dal becco; cercate di farglielo inghiottire, spingendolo giù.
Lasciategli a disposizione un po' di granaglie piccole o spezzettate, anche del tipo per polli e cercate di attirare la sua attenzione picchiettandoci sopra col dito o con uno stecco, per fargli vedere come si fa a becchettare.
Con il vostro costante aiuto, piano piano imparerà a mangiare da solo, statene pur certi.
Non usate i pastoncini per insettivori, che contengono molte proteine di origine animale (insetti) inadatte per questi uccelli, perché potrebbero causare loro gravi problemi digestivi; stessa cosa dicasi per la carne, che proprio non deve essere usata.
E vero che i piccioni nelle aree urbanizzate trovano veramente di tutto e non disdegnano cibi che in natura non troverebbero mai, come ad esempio i nostri avanzi alimentari di origine animale, tuttavia noi non possiamo sapere esattamente a quale cibo erano avvezzi i genitori del piccolo che abbiamo trovato e quindi cosa mettessero nella pappa che gli davano, pertanto è meglio non rischiare.
Solo nei primi giorni di vita l'alimentazione del piccolo richiede una grande percentuale proteica; man mano che cresce essa diminuirà e nel contempo sarà invece necessario un maggior quantitativo di carboidrati.
Spero di esserti stato utile
Ciao !
Ps: Di che razza sarà il colombo? Se vuoi mettici delle foto quando lo prendi