ciao,
certamente fino a qualche decina di anni fa non si parlva di sovrannumero di questi uccelli, erano comunque visti male e pertanto venivano cacciati assiduamente perchè ritenuti estremamente dannosi agli altri animali, uccelli o mammiferi che siano. Detta con più tono davano ( e danno) fastidio ai cacciatori perchè in qualche modo indirettamente o direttamente interferiscono con le prede che il cacciatore vorrebbe per se. Nel primo caso visto che si cibano anche di uova, pulcini e altri cuccioli di altri animali, in senso lato riducono le potenziale selvaggina che potrebbe essere più abbondante nel caso le cornacchie non facessero nulla; Nel secondo caso poteva accadere che la selvaggina allevata in cattività e liberata da poco in natura per essere abbattuta , cadesse vittima non dei pallini ma delle cornacchie che di fronte a bocconcini così grassi da mangime e inesperti, non avrebbero resistito.. E ci credo
In realtà per il mondo caccia, tutto ciò che interferisce anche un minimo con la cosidetta selvaggina deve essere eliminato , praticamente crediamo di sostituirci col fucile a normali cicli naturali , così complessi e delicati. E fino a adesso siamo solo riusciti a creare il peggio, peggio che prima del nostro intervento non esisteva.
Come sottolinea l'utente lore la cornacchia è un uccello autoctono del nostro paese, la sua presenza si può calcolare in centinaia di anni perciò le sue naturali attività predatorie sono perfettamente inserite nell'enorme ciclo di vita di tutti gli animali presenti da noi. Quindi ciò che noi possiamo vedere come danno quello che fa, in realtà è qualcosa di normalissimo e naturalissimo.
Ciò che sta accadendo nel caso particolare delle cornacchie ma anche di altri corvidi (almeno i più comuni) è evidente quindi non credo ci sia la necessità di negare qualcosa; Di solito si nega un fatto quando qualcuno adotta soluzioni inefficaci alla risoluzione del problema (come per esempio accade tra cacciatori e ambientalisti) , ed è proprio sulle possibili soluzioni che invece bisognrebbe discutere. Questo è un problema che va risolto alla radice e non con banali e assurdi abbattimenti per dire.
Le cornacchie hanno preso piede perchè si sono favoriti e agevolati certi loro istinti, contemporaneamente mettendo in difficoltà altri animali che oltre a subire sconvolgimenti causati dall'uomo si subiscono anche le azioni da animali che grazie a queste situazioni si rafforzano senza limiti. Caso quindi delle cornacchie per esempio.
L'istinto in parte predatorio di questi uccelli è inevitabile, una cornacchia che non preda alcun nido non sarebbe neanche da considerarsi cornacchia , il danno vero nasce quando azioni come queste sono alterate e quindi senza limite. In natura il limite c'è , quando viene oltrepassato si si è difronte a superiorità della specie (favorito da mille fattori come cambienti clima, habitat, ecc) che nel corso di molto tempo ha prevalso sull'altra, noi purtroppo stiamo gravemente accelerando questi processi rendendo tutto instabile e poco duraturo.
Il fenomeno che hai visto col falco è anchesso normale per la cornacchia, si chiama mobbing e hai visto in cosa consiste.
Sarebbe interessante riportare info a riguardo di tutto questo, considerando comunque che il fenomeno tende piuttosto a localizzarsi , quindi livelli gravi per l'intera nazione (su ecosistema) sarebbe difficile riscontarli.
ciao