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da lancashire » 20 gennaio 2008, 21:39
Preso atto che siamo al 19 marzo (o giù di lì...)
Il decalogo del nido.
I) Costruzione: Il nido è normalmente composto da 3 elementi, portanido che può essere sia interno (e quindi si tratterà di un anello di ferro) o esterno (e quindi si tratterà di una similgabbietta), cestino che farà parte integrante con il nido effettivamente costruito dalla madre. Si sconsiglia di utilizzare gli appositi nidi in feltrino, i canarini già sono disabituati a molte attività che facevano in natura non togliamogli pure l'abilità a costruirsi il nido! Fare attenzione che il nido sia "ben costruito" e con materiale "giusto" la madre uscendo dal nido se alle condizioni precedenti si aggiungessero unghie lunghe, potrebbe inconsapevolmente disfarlo o portarsi appresso il contenuto.
II) Profondità: Se l'incavo del nido è troppo profondo i pullus non riescono ad alzare il sederino alla giusta altezza per defecare fuori dal nido, allora finiscono per lo sguazzare nelle proprie feci ed avere anche dei pericolosi tappi cloacali (da rimuovere) di feci secche appiccicate, che rendono impossibile la naturale defecazione occorrerà quindi sistemare il nido rifacendo la conca meno profonda. Se fosse poco profondo, potrebbe verificarsi il caso che nell'uscire dal nido bruscamente la madre potrebbe far rotolare fuori dal nido le uova o i pullus, provvedere a renderlo di giusta profondità aiutandovi con il bulbo di una lampadina ...se la lampadina fosse abbastanza calda attenzione a non bruciarvi, lo "stirereste" contestualmente; in mancanza con un mestolo (ma poi lavatelo!).
III) Anellini: In questa fase, per tentare di evitare il problema di eventuali nidacei buttati fuori dal nido a causa del tentativo della madre di pulire il nido da ogni corpo estraneo (anellino posto alla zampa del nidaceo), prima della costruzione del nido, posizionare strategicamente alcuni anellini intorno al nido, forse si indurrà nella madre la sensazione che sia fatica sprecata cercare di pulire il nido dagli anellini e molto probabilmente non si verificherà l'inconveniente!
IV) Spostare: Non spostare la gabbia dal momento che viene iniziata l'effettiva costruzione del nido, fino almeno all'implumazione dei nidacei (la madre potrebbe abbandonare il nido) La motivazione è abbastanza semplice, cambierebbe la prospettiva di visione della madre ed avrebbe la "sensazione" che "l'albero" su cui lo ha costruito sia stato spostato.
V) Grandezza: Usare o nidi interni o portanidi esterni relativamente più grandi, la canarina avrà più spazio per imboccare a rotazione, tutti i nidacei. I portanidi esterni in comune commercio sono generalmente troppo piccoli e la madre ha una sola posizione da cui imbeccare i figli e non riuscirà a vedere la richiesta d'imbocco dei pullus di pochissimi giorni e con pochissima mobilità che saranno coperti dal proprio petto.
VI) Materiali: Mettere a disposizione della juta o della sisal, per la costruzione del nido. Non usare la comune ovatta ne fili di plastica che potrebbero creare gravissimi problemi alle zampe dei canarini.
VII) Morbido: Controllare che per la costruzione del nido non vengano utilizzate le piume dei pullus, in questo caso mettere a disposizione materiale morbido, ad esempio canapa da idraulico tagliata a circa 4 cm di lunghezza o ovatta grezza da carrozziere o carta igienica strappata a pezzettini o a striscette sempre da circa 4 cm di lunghezza (la carta igienica si sporcherà prima!) come materiale per completare il nido, essendo questo materiale più morbido è nomalmente preferito alle piume dei figli.
VIII) Bagnetto: NON mettere il bagnetto a disposizione, potreste aumentare le possibilità di infezioni e morte embrionale!
IX) Umidità: Se siete bravi e l'umidità relativa dell'ambiente fosse insufficiente (per misurare la percentuale di umidità si utilzza un igrometro lo trovate come accessorio ai comuni orologi da casa), o lavate giornalmente il pavimento, o agganciate sotto il portanido in qualche maniera un bicchiere di plastica con dell'acqua da sostituire giornalmente, provocherà un locale aumento di umidità; se l'umidità fosse eccessiva potrete utilizzare un deumidificatore.
X) Involo: Tra il 15 ed il 20 giorno, i nidacei inizieranno a lasciare il nido, è questa l'occasione per "trasferire il nido" infatti se si usasse il portanido esterno, si consiglia di posizionare un nuovo nido interno gia costruito dall'allevatore in posizione bassa in modo da facilitare ai nidacei il ritorno nel nido ed a disabituarli dal vecchio nido che sarà rimesso successivamente all'incirca una settimana dopo in posizione, senza alcun materiale interno ma fornendo nuovo materiale, per una nuova covata.
Tratto dai Decaloghi dei canarini : Club Italiano Canarino Lancashire)
Credo possa essere un decente inizio di dibattito! ..
[color=#0000BF][b]Lino[/b] (Non allevatore 46FT) Skype = superelabora[/color]
[color=#BF0000][i]«Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi.»
«E' più facile spezzare un atomo che un pregiudizio.»
Albert Einstein .[/i][/color]