Scusami "redmorgana", ma ancora quello che dici lascia parecchi dubbi ancora insoluti. Non che voglio essere il solito veterinario che non crede alle forme di medicina alternativa, ma alcune cose sono scientificamente
improbabili e ti spiego perché.
L'interferone è una proteina prodotta dalle (virtualmente qualsiasi) cellule dell'organismo dopo un'infezione virale per proteggere quelle sane dalla replicazione del virus. Rappresenta quindi la "prima difesa" di tipo aspecifico dell'organismo, che anticipa poi quella specifica della produzione degli anticorpi. Ora, perché l'interferone agisca a livello cellulare, è necessario che questi si leghi alla cellula tramite uno specifico recettore, col classico meccanismo chiave-serratura delle molecole proteiche che agiscono sulla superficie cellulare. Ora, come si può spiegare che una molecola proteica vegetale, come questo citato "transfactor", creata probabilmente da una cellula vegetale in risposta ad un'infezione virale da virus vegetali (quali, poi??), possa legarsi alla superficie di una cellula animale su un recettore assolutamente non specifico per questo tipo di proteina?? Può essere che questo avvenga, non posso dirti con certezza di no, ma saresti la prima a scoprire una cosa simile. O se qualcuno ne sa più di me, allora ben venga. Comunque chiedi anche ai tuoi, visto che sono medici e poi sappimi riferire
Altra cosa: come ti dicevo di Paramyxovirus ce ne sono di vari ceppi, più o meno patogeni. Una guarigione spontanea è senz'altro plausibile, se il virus era di un ceppo meno patogeno e se il volatile nel frattempo ha ricevuto adeguate cure di stabulazione e di alimentazione (gli uccellini sono molto resistenti se gli si dà l'opportunità di far fronte ad uno stato di malattia). Per cui si torna ancora al dubbio del classico effetto placebo, ma non rivolto al paziente, ma a colui (anzi, colei) che sta dando il presunto farmaco, pensando che sia per merito di questo che sta guarendo, quando può benissimo essere guarito da solo per un classico decorso di una malattia virale non mortale (come per la nostra influenza, o raffreddore, guaribili senza farmaci).
Ora, se questa volontaria LIPU ha fatto degli studi seri e confermati dalla controparte scientifica, con dati statistici reali, ovvero N° guariti con questo "farmaco" su N° malati, rispetto ad un gruppo di controllo (N° guariti spontaneamente senza "farmaco" su N° malati), e soprattutto che ceppo di virus avevano per capire se questo fosse più o meno patogeno, non dovrebbe avere alcun timore di presentarli e, perché no, pubblicarli e sarei poi io il primo a credere e darti ragione.
Certo che un tempo tutte le molecole non erano conosciute, ovviamente, visti i progressi della medicina. Ma queste sono state poi studiate in vitro e in vivo, la loro formula chimica è stata scritta e ne è stato spiegato scientificamente il loro meccanismo d'azione. Ora, se mi puoi confermare tutto questo anche per questa sostanza, ben venga e sarei curioso di leggere l'articolo in proposito.
Poi che la storia delle molecole di sintesi non funzionino meglio di quelle naturali non c'entra: poiché entrambe hanno una struttura chimica uguale, o quasi simile, proprio per raggiungere un effetto biologico ben definito. Ad esempio vi sono moltissimi antibiotici di sintesi e di indubbia efficacia che non per questo sono di origine naturale, o fanno male. Tutto sta nella dose assunta e nella durata nel tempo.
Se il ribes nero ha questi effetti allora dovrò pensarci anch'io per la mia allergia agli acari della polvere! Non
volermene, dai...

Io ho però risolto al 90% il problema cambiando stanza in cui dormo... ovvero purtroppo da più di due anni in divano-letto in salotto. E ho preso anch'io gli antistaminici che non sono serviti a nulla. Bisogna eliminare o evitare il più possibile il contatto con l'allergene e basta, senza tanti palliativi o farmaci vari.
Spero di essere stato più chiaro e, ripeto ancora, fammi vedere questi articoli e dati LIPU (spero confermati da qualche medico veterinario) prima di essere così sicura di certe affermazioni. Poiché, sicuramente tutti gli esseri viventi hanno la capacità di guarire da sé dalle malattie (e sono io il primo a mettervi la mano sul fuoco, poiché i miei canarini che alimento solo con cose naturali e appropriate, e faccio vivere all'aperto, non han preso finora alcuna malattia grave), però quando si presentano un aiuto farmacologico può essere utile, o fondamentale.
Altrimenti noi veterinari non riusciremmo a guarire alcun paziente, mentre per fortuna qualche successo lo abbiamo, non trovi?
Con questo non aggiungo altro e ti lascio riflettere. Poi ognuno avrà e resterà, come penso, nelle sue convinzioni, ma almeno ho spiegato alcune cose in modo appropriato.
Tanti saluti. Federico