Bè almeno uno sei riuscito a salvarlo! Meno male
Il piccolo uscirà dal nido verso i 40/45 gg, e fino allora la mamma lo imbeccherà. Oltre a ciò che fornisci, aggiungi il blocchetto sali minerali, frutta a verdura, anche tutti i giorni, spighe di panìco (che saranno anche i primi semini che il piccolo mangerà da solo), se riesci anche cereali e legumi bolliti senza sale. Oppure del couscous rinvenuto in acqua calda: di solito piace molto ed è molto digeribile anche per i piccoli.
Anche se in una situazione normale è possibile cominciare a maneggiare i piccoli fin dalla seconda settimana di vita, io ti sconsiglio di farlo in questa situazione, visto che è uno svezzamento a rischio (per le precedenti reazioni dei genitori verso i piccoli), e visto anche che è la prima covata portata a termine dalla femmina inesperta.
Meglio abituarlo verso i 40 gg, a svezzamento quasi ultimato: così rischierai di meno un abbandono da parte della madre.
Una volta completamente autonomo il piccolo, potresti provare a reintrodurre il maschio, ma con molta accortezza. Se dovessi vedere che il padre diventa aggressivo, eviterei la convivenza.
E' strana questa grande ostilità del maschio verso i piccoli, vista l'indole normalmente pacifica delle calo, ma a volte succede. Se dovesse ricapitare, toglierei quel maschio dalla riproduzione.
Anche se alcuni allevatori effettuano accoppiamenti tra genitori e figli (mai tra fratelli e sorelle, in quanto hanno lo stesso identico patrimonio genetico), personalmente preferisco evitare tali accoppiamenti tra consanguinei, in quanto in parte il patrimonio genetico è uguale e potrebbero nascere, come risultato, soggetti più deboli e di taglia inferiore, oltre che con qualche anomalia (più rara tra genitori e figli che tra fratelli).