uccellino caduto da un pino

Chiedi aiuto per i nidiacei in difficoltà caduti dal nido.
Maljnka

Re: uccellino caduto da un pino

Messaggio da Maljnka »

pier lorenzo orione ha scritto:Se ti fa sentire meglio pensarla cosi sei liberissima di farlo,......non è la realtà dei fatti:di tutti gli uccelli che hai liberato,quanti hai la certezza che sono sopravvissuti?come fai a seguire un passero o un piccolo uccellino nel suo habitat naturale abbastanza tempo x essere sicura che ce l'ha fatta?......il fatto che li hai visti x qualche gg in giro non significa nulla...e non c'entra l'imprinting( infatti non ne ho parlato)...
Non c'è alcun dubbio che sia mia facoltà pensarla come credo, e penso così perché la mia esperienza mi ha portato a pensare così; non sono stata a descrivere tutto per filo e per segno, però hai mai provato a marcare qualche uccello e a rivederlo magari dopo mesi?
Non credi che questo significhi che se l'è cavata alla grande?
Quanto poi al farmi sentire meglio pensandola così, ti assicuro che sono una persona con i "piedi per terra" e non ho bisogno di mentire a me stessa crogiolandomi in pie illusioni, per star bene!

E poi tu come fai a sapere che non ce l'hanno fatta? C'eri? Hai visto?
Non è che stai leggermente peccando di presunzione!?

Io non ho nemmeno detto che la mia esperienza significhi "tutto", non ho detto nemmeno che tutti in assoluto ce l'abbiano fatta, ma tu che non c'eri e non hai visto, come puoi essere così drastico, con quel "non significa nulla"?
Forse solo perché l’ha affermato qualche “guru” titolato?

Non ho detto che tu hai parlato di imprinting, però visto che spesso, lo dico in generale, se ne parla, se ne legge e se ne vede, ho ritenuto di spendere una mezza parola sull’argomento.
Ti chiedo scusa se non ho e non ti ho fatto capire che questa parte non era riferita alle tue parole in questa discussione.
pier lorenzo orione ha scritto:quello che conta è essere in grado di procurarsi il cibo da soli,sfuggire ai predatori volando velocemente senza farsi acchiappare,riflessi pronti e sempre all'erta.Queste sono solo alcune delle caratteristiche che deve possedere un giovane uccello x sopravvivere in natura,tant'è vero che nelle nidiate dei piccoli uccelli,solo una piccola % riesce a raggiungere l'età adulta......Avevo letto una statistica qualche anno fa riguardo ai giovani passeri,la cui mortalità nei primi gg dall'involo del nido era stimata attorno al 90%.Forse sarà una % esagerata,ma questa è la legge della natura,potrà piacere o meno ma le cose stanno cosi...... non parlo di nidiacei ma di soggetti adulti e in grado di volare bene xchè li tengo in voliere spaziose,quindi l'allenamento al volo non gli manca,ciò che manca loro è la conoscenza delle strategie di sopravvivenza che imparano dai genitori nei gg difficili e "cruciali" dell'involo dal nido...
Ovvio che non stai parlando di nidiacei; loro avrebbero senz'altro fatto una brutta fine!

Beato te che hai la possibilità di avere voliere spaziose; io mi sono dovuta accontentare di un ampio locale con reti alle finestre!
In gabbia non ci ho mai tenuto nessuno, perché non concepisco come si possa rinchiudere a vita in uno spazio così angusto e innaturale questi "figli dell'aria"…

Sono d'accordo pienamente con la tua affermazione circa la piccola percentuale di sopravvivenza nei primi giorni dall'involo, ma vorrei farti notare che non ho mai liberato un uccello ancora "bambino"!

Non metto in dubbio, la statistica sui giovani passeri o quant'altri, ma, ti ripeto, non ho mai liberato un uccello in età precoce, so benissimo quali problemi avrebbe potuto incontrare.
pier lorenzo orione ha scritto:Inoltre,posso portare la mia esperienza di allevatore di uccelli indigeni(ora allevo Ciuffolotti Europei,ma ho allevato cardellini e tutti i fringillidi indigeni),e x esperienza diretta posso dire che tutti gli uccelli che mi sono sfuggiti dalle gabbie hanno rischiato una brutta fine,i piu fortunati sono riusciti a tornare o sono stati ritrovati stremati in qualche portone o si sono avvicinati a gabbie sui balconi alla disperata ricerca di cibo ed acqua ,xchè non sapevano dove trovarne ,conoscendo solo la gabbia in cui erano nati e vissuti dalla nascita.
E' evidente che la tua esperienza è molto diversa dalla mia.
I miei non sono mai tornati a cercare cibo, forse perché erano abituati a mangiare a terra, sul pavimento, dove lasciavo ampi recipienti con la terra e il cibo sparso, oppure cercavano insetti vivi fra l'erba e le piante dei vasi che mettevo apposta per loro nella stanza.
Nei limiti del possibile cercavo di mettere anche cose che avrebbero trovato lì intorno quando li avessi liberati.
Ricordo un merlo che avevo allevato da quando era ancora implume, e che ho liberato dopo 5 mesi; lo stesso giorno l'ho notato frugare fra l'erba, sotto le piante del mio vicino di casa (ed era proprio lui, perché aveva una piccola marca bianca sulla schiena).
Stava ben all'erta, tanto che si è prontamente accorto del gatto di mia madre ed è subito volato al sicuro.
E che dire della femmina di fringuello (sempre marcata) che becchettava da terra i semini della betulla?

Gli unici uccelli che mi è capitato di trovarmi sui davanzali sono stati canarini e pappagallini sfuggiti ai loro padroni e che, abituati a vivere in modo del tutto "artificiale" una volta riacquistata la libertà non erano in grado di badare a se stessi.

Un paio di anni fa qui nel boschetto è arrivata addirittura una bellissima coppia di pappagalli Amazzone fronte gialla sfuggiti evidentemente a qualcuno.
Sono rimasti in zona fino ai primi freddi, senza avvicinarsi alle case; evidentemente però sono stati in grado di provvedere a loro stessi.
Poi, con l'arrivo della stagione fredda, sono spariti. A queste condizioni avverse penso non siano proprio stati in grado di far fronte.
pier lorenzo orione ha scritto:Poi sei libera di credere ciò che piu ti fa comodo,..
Ti ringrazio molto della gentile e magnanima concessione che mi fai; aspettavo che qualcuno mi concedesse la libertà di pensiero! Grazie di nuovo!

Certo che con questa tua ultima frase, praticamente un doppione di quella di apertura, e che lascia trapelare una sorta di mal celata stizza, dai l'idea di un presuntuoso arrogante che crede di essere il depositario della Verità Assoluta.
Ma non ti sei ancora accorto che non esiste!?

Per concludere, ti informo che mi sono sentita in dovere di risponderti, per chiarire meglio il mio pensiero, ma non ho alcuna intenzione di prolungare oltre questo confronto, sotto nessuna forma, in quanto sarebbe solo uno sterile ping pong.
Mi sembra che ognuno di noi abbia le proprie, chiare idee sull’argomento.


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Maljnka

Re: uccellino caduto da un pino

Messaggio da Maljnka »

lastanga ha scritto:ho già preso accordi con chi si occupa di uccelli selvatici, qui vicino. so che ha delle voliere, che cura e libera animali selvatici e feriti e così l'uccello potrà imparare bene a volare e a mangiare solo....
Direi che hai trovato un'ottima soluzione per il tuo passerotto!
lastanga ha scritto:.........non potevo sottrarmi! anch'io sono selvatica e ho il mio istinto, capperi!...
Beh, allora...siamo in due! :lol:

Buon ritorno a Bologna!
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apemaia
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Iscritto il: 30 giugno 2009, 11:54

Re: uccellino caduto da un pino

Messaggio da apemaia »

Beh, certamente ogni esperienza è degna di considerazione (Malijnka, bellissima la tua esperienza con il germano!!!)..
è vero, la natura è selettiva e tante sono le persone che raccolgono sconsideratamente nidiacei...però diciamo che le città, a cui gli uccelli si sono pur abituati, non sono habitat naturali: le automobili ed il cemento non lo sono neppure per noi!!
Quindi magari chi raccoglie nidiacei lo fa anche per "riequilibrare" un pò le cose, posto che non potrà mai sostituirsi ai genitori dei pennuti.
Anch'io spero che la mia piccola abbia fortuna...un pò di preoccupazione c'è, però credo che l'istinto in loro sia molto forte, non sarei così tragica! sapete cosa mi rincuora? qui da me ci sono tantissime palme nei viali, nelle strade in città...beh, si sono formate delle colonie considerevoli di parrocchetti, fuggiti dalle gabbie, che si sono adattati e riprodotti! nati e cresciuti in gabbia e nemmeno uccelli autoctoni...le capacità "riparatrici"della natura sono oltre la nostra immaginazione! speriamo bene quindi! poi ovvio che i pericoli ci sono,però anche molti giovani allevati dai genitori sono più a rischio degli adulti, a prescindere!
Maljnka

Re: uccellino caduto da un pino

Messaggio da Maljnka »

Sono d'accordo con te, Apemaia e...tantissimi auguri per la tua piccola.
E' normale provare un po' di apprensione nei confronti del trovatello di turno, ma penso proprio che con le tue cure crescerà sana e forte e potrà tornare fra i suoi simili.
pier lorenzo orione
Messaggi: 19870
Iscritto il: 25 giugno 2009, 15:17

Re: uccellino caduto da un pino

Messaggio da pier lorenzo orione »

Anch'io non voglio prolungare oltre questo discorso,e mi scuso se ho usato un linguaggio che può esserti sembrato saccente e presuntuoso,ma il fatto è che fin da piccolo sono affascinato dal mondo dei volatili e da ragazzino raccoglievo regolarmente piccoli uccelli che credevo caduti dal nido illudendomi di salvarli,e penso di aver fatto piu morti io che tutti i predatori della regione.Quando finalmente capii che stavo sbagliando tutto,smisi di prenderli,limitandomi a soccorrere i soggetti feriti e quelli veramente piccoli ed implumi,ma resta il rimorso x tutte quelle piccole vite che la mia giovane età e l'ignoranza avevano stroncato.X questo ora cerco di far prendere coscienza alle persone su questo argomento,diciamo che x me è un modo x riscattare il mio passato di cui non vado fiero.Ritornando al discorso del reinserimento in libertà,non dico che sia impossibile,anzi con i dovuti accorgimenti questi uccelli possono essere reinseriti con ragionevoli possibilità di cavarsela,ma ripeto,aprire la gabbia ad un uccellino solo perchè ha imparato a beccare i semi e svolazzare in una stanza non gli assicura un futuro libero,ma è solo una condanna a morte.Inoltre le modalità di reinserimento variano a seconda della specie in questione:in generale i granivori obbligati(cardellini,verdoni,verzellini),essendo piu specializzati come alimentazione,visto che si nutrono quasi esclusivamente di semi di piante erbacee graminacee e composite,hanno piu difficoltà rispetto ad un onnivoro tipo il passero.Infatti questi fringillidi ,x riuscire a nutrirsi ,devono conoscere le piante nelle cui infiorescenze devono estrarre i semi x nutrirsi,e questo lo imparano seguendo i genitori nei luoghi di pastura,i quali insegnano loro sia il tipo di pianta(es cardo,piantaggine ecc),che il modo di estrarre i semi dai capolini.Tutto ciò lo apprendono nelle prime diffici e cruciali settimane che seguono l'involo dal nido.Quindi se si vuole reinserire in libertà un cardellino,sarà necessario offrirgli x un pò di tempo le piante che troverà in natura,xchè una volta libero non avrà la sua vaschetta di misto di semi sempre a disposizione come in gabbia.Questo è solo un esempio x farvi capire che non è tutto cosi semplice,poi ognuno faccia come crede.
Maljnka

Re: uccellino caduto da un pino

Messaggio da Maljnka »

Tranquillo Pier Lorenzo, non è successo nulla, non ce l'ho con te e non sono nemmeno il tipo che mette il muso o se la lega aldito.
Sono piuttosto istintiva e non mi tengo dentro niente; dico sempre quello che penso, e quando penso una cosa non riesco a fare a meno di esprimerla...brutto carattere, eh! :lol:

Il fatto è che qui ci si confronta per iscritto, quindi è un modo di comunicazione molto limitato: mancano la mimica del volto, l'intonazione della voce, le pause, la gestualità, l'espressione degli occhi...quindi capita di travisare o di essere travisati! :mrgreen:

Vorrei dirti di non sentirti in colpa per quanto hai fatto da piccolo, perché l'hai fatto in buona fede, ma so che non servirebbe a nulla; anch'io ricordo ancora oggi con rimorso quei due gattini che non mi avevano permesso di tenere e che per farli star bene sono andata a mettere nel bellissimo giardino di una villa, dove c'era già un gatto; sembrava il paradiso terrestre, invece...purtroppo in seguito ho saputo che i proprietari avevano anche un grosso cane, che li aveva uccisi con una zampata.
Non me lo sono mai perdonato, e da allora non ho mai più fatto una cosa del genere, ma addirittura non ho mai nemmeno voluto affidare a nessun altro gli animali che incrociavano la mia strada!
pier lorenzo orione ha scritto: Ritornando al discorso del reinserimento in libertà,non dico che sia impossibile,anzi con i dovuti accorgimenti questi uccelli possono essere reinseriti con ragionevoli possibilità di cavarsela,ma ripeto,aprire la gabbia ad un uccellino solo perchè ha imparato a beccare i semi e svolazzare in una stanza non gli assicura un futuro libero,ma è solo una condanna a morte.Inoltre le modalità di reinserimento variano a seconda della specie in questione:in generale i granivori obbligati(cardellini,verdoni,verzellini),essendo piu specializzati come alimentazione,visto che si nutrono quasi esclusivamente di semi di piante erbacee graminacee e composite,hanno piu difficoltà rispetto ad un onnivoro tipo il passero.Infatti questi fringillidi ,x riuscire a nutrirsi ,devono conoscere le piante nelle cui infiorescenze devono estrarre i semi x nutrirsi,e questo lo imparano seguendo i genitori nei luoghi di pastura,i quali insegnano loro sia il tipo di pianta(es cardo,piantaggine ecc),che il modo di estrarre i semi dai capolini.Tutto ciò lo apprendono nelle prime diffici e cruciali settimane che seguono l'involo dal nido.Quindi se si vuole reinserire in libertà un cardellino,sarà necessario offrirgli x un pò di tempo le piante che troverà in natura,xchè una volta libero non avrà la sua vaschetta di misto di semi sempre a disposizione come in gabbia.Questo è solo un esempio x farvi capire che non è tutto cosi semplice,poi ognuno faccia come crede.
Adesso ti sei spiegato bene e sono pienamente d'accordo con quello che dici!
E infatti anch'io mettevo a disposizione degli uccellini il cibo che avrebbero poi trovato qui intorno.

Il tuo sconsigliare vivamente e ...duramente... di raccogliere uccelletti che paiono in difficoltà dipenderà anche dal fatto che hai ben presente che molte persone sono animate da ottime intenzioni, ma non sono minimamente preparate non tanto a gestire la situazione nell'immediato, quanto nel proseguo, e siccome non si può sapere a priori chi raccoglierà chi...ecco i tuoi...sconsigli!!! :lol: Giustamente a questo punto, devo dire!
pier lorenzo orione
Messaggi: 19870
Iscritto il: 25 giugno 2009, 15:17

Re: uccellino caduto da un pino

Messaggio da pier lorenzo orione »

infatti è cosi,sono contento che ci siamo chiariti xchè sono allergico alle polemiche e non ho mai voluto criticare nessuno,è solo che ,se da ragazzo avessi avuto qualcuno che mi spiegava che tutti quei passerotti che trovavo in giro non erano tutti caduti dai nidi,ma lo avevano lasciato spontaneamente,avrei fatto meno morti raccogliendoli senza sapere nemmeno come allevarli e reinserirli in natura,quindi oggi cerco di informare le persone affinchè non commettano i miei stessi errori,se hai letto il mio post"appello agli utenti del forum"all'inizio di questa sezione,il mio pensiero è spiegato molto bene,ma resta cmq un consiglio che si è liberi o meno di seguire.
lastanga
Messaggi: 18
Iscritto il: 18 agosto 2011, 14:31

Re: uccellino caduto da un pino

Messaggio da lastanga »

uccellino consegnato a una bellissima persona che si occupa a Rimini di salvare e reimmettere uccelli nel loro habitat.
grazie a lui perchè ho avuto consapevolezza di aver fatto bene.
ciao!
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