Entro la fine di questa settimana il piccolo abbandonerà il nido e non ne avrà più bisogno .
Lo vedrai zompettare in giro , ad esplorare il territorio con aria incuriosita .
Non devi vedere la gabbia come una costrizione ; piuttosto devi intenderla come protezione ... un ambiente nel quale l'uccellino è protetto dalle insidie dell'ambiente domestico quando non puoi sorvegliarlo ; il luogo che lo stesso animale considererà la sua "confort zone" .
Il tempo che trascorrerà fuori dalla gabbia (il più a lungo possibile) sarà utile per esercitare il volo e rinforzare i muscoli pettorali .
Entro la fine del mese inizierà a nutrirsi autonomamente , ma avrà ancora bisogno di qualche imbeccata per ulteriori 10 -15 giorni .
A questo punto , oltre al misto di semi , dovrai offrire fasci di erbe prative (tarassaco , crespigno , romice , ortica , centocchio , cardi di ogni specie , senape ... ) perché possa riconoscerle una volta in libertà .
Al raggiungimento dell'indipendenza , i contatti con l'animale dovranno essere limitati , al fine di ripristinare l'indole selvatica e non inibire la paura verso i predatori (uomo compreso) .
Il periodo migliore per la liberazione è alla fine della stagione riproduttiva , quando i cardellini perdono l'istinto territoriale e diventano gregari ; formano gruppi consistenti tra adulti e novelli e si preparano a raggiungere i siti di svernamento .
Lia999 ha scritto: ↑13 maggio 2019, 15:51
, mettere la gabbia fuori al terrazzo (fuori allo stesso balcone accanto al quale sta ora nello scatolino dentro casa) durante il giorno e ritirarlo la sera finchè fa ancora fresco
Occhio alle escursioni termiche .
Io lo terrei in casa finché non sia indipendente , poi lascerei la gabbia fuori in pianta stabile , riparata dalle correnti e soprattutto dai predatori (corvidi , falchi , mustelidi , ratti , serpenti ... ) .