LA MANGIATOIA TRASMETTE MALATTIE ?

Il forum dove poter discutere delle abitudini, dell'allimentazione, della vita e della riproduzione degli uccelli in natura nel loro habitat naturale.

Moderatore: Giampiero

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HIKU
Messaggi: 2
Iscritto il: 3 febbraio 2011, 21:06

LA MANGIATOIA TRASMETTE MALATTIE ?

Messaggio da HIKU »

Buona sera a tutti,
per la prima volta, quest'anno, nel mese di agosto, mi sono cimentata nel creare una bellissima mangiatoia.
Dopo numerose visite sul vostro forum e varie ricerche, ho scelto il modello,il legno ,e l'ho "creata" (e con mio stupore e' venuta bene!).
Ho aspettato l'inverno, speranzosa.
L'ho sistemata sulla biforcazione di una grossa betulla in giardino e ho aspettato.
La mia sorpresa e' stata quella di scoprire che nel giro di due giorni la mia casetta era gia' frequentata.
Ora, a distanza di tre mesi (l'ho esposta verso la fine di ottobre) mi sento veramente felice e "indaffarata".
I clienti del ristorante sono veramente molti. E mangiano tantissimo. Frutta secca, semi di girasole, semini vari che acquisto in un negozio di fiducia, palle di grasso, mele. Ho seguito tutte le indicazioni che ho trovato nel forum. Cibo sempre fresco, mangiatoia pulita, posizione strategica per sfuggire ad eventuali predatori (gatti) , continuita' nel nutrimento, ecc ecc
Ieri pero' una persona mi ha smorzato l'entusiasmo. Avevo parlato di tutto questo ad una conoscente, la quale ieri mi ha detto che ttto cio' e' sbagliatissimo.
Lei ne ha parlato ad un suo parente che si occupa di uccelli per professione (tipo veterinario, non ho capito bene, so che li alleva, ha tante gabbie, voliere) e questa persona ha detto che nutrire gli uccelli d'inverno e' sbagliatissimo. Non li si aiuta affatto, anzi . Gli uccelli d'inverno muoiono per selezione naturale della specie. I piu' deboli non riescono a procacciarsi il cibo e cosi' sopravvivono solo i piu' forti. Inoltre, quelli deboli e malatucci, vengono alla mangiatoia e cosi' facendo infettano tutti gli altri uccelli. E cosi' facendo io uccido pure gli uccelli sani.
Inoltre ha anche detto che non e' vero che se inizi a nutrirli poi devi continuare per tutto l'inverno. Dice che se non trovano cibo nella mangiatoia se lo vanno a cercare altrove senza rischio di morire. Cibo ne trovano in abbondanza.

Ora, io che non sono zoologa o come ci si definisce, sono rimasta un attimo scioccata, ma poi ho riflettuto:
1° gli uccellini che vengono alla mangiatoia sono quasi sempre gli stessi, sono diventati abitudinari. Mi aspettano alle 8.00 del mattino e alle 13.00. sanno quando riempio la mangiatoia e aspettano la frutta secca.
2° un uccello malato, col freddo che fa fuori, muore ancora prima di arrivare alla mia mangiatoia.
3° io pulisco regolarmente la mangiatoia
4° Li ho osservati. Gli uccellini arrivano, si posano, prendono nel becco quello che gradiscono, e volano nel cespuglio vicino e solo li mangiano , infatti, ho bucce e scarti in giro per tutto il giardino, in prossimita' dei cespugli creati dagli arbusti o sotto i pini.
5° Secondo me, ma magari sbaglio, cibo ne trovano ben poco con la neve e il gelo.

Quindi se la mangiatoia la usano solo per prendere il cibo e scappano via, le probabilita' di infettarsi sono le stesse di quelle che hanno in natura, anche senza il mio intervento?
Se il mio cibo per loro non e' indispensabile, perche' mi aspettano tutti alle 8.00?? tutti i giorni? (e credetemi, sono veramente tanti , io non avrei mai pensato di avere tanto successo)

Mi sono un po' preoccupata per il discorso che mi ha fatto questa persona. Voi cosa ne pensate del discorso malattie?
E' possibile che tramite la mangiatoia gli uccelli si scambino malattie infettandosi piu' di quanto farebbero in natura?

Sono nuova del forum. Spero di aver postato correttamente.


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lore
Messaggi: 95
Iscritto il: 27 gennaio 2011, 9:15

Re: LA MANGIATOIA TRASMETTE MALATTIE ?

Messaggio da lore »

guarda secondo me chi te lo ha detoè un po disfattista.
1) tu non stai squilibrando un ecosistema e non stai manipolando grandi numeri di animali rendendo impossibile la selezione naturale, al massimo avrai raccolto la metà degli uccelli del tuo quartiere.
quello che ha detto è vero ma è troppo catastrofica.
2) di solito un uccello malato non si muove tanto, e ancor meno se è freddo inverno e poi come dici tu un uccello che fa parte di una cmunità ha comunque la probabilità di infettare gli altri nelle altrettante situazioni in cui siani vicini.
certo è vero che se ci fosse un epidemia acuta e grave la tua mangiatoia diventrebbe un rischio ma chi di noi non da da mangiare agli uccellini? da me non è mai morto nessuno.
in più considera che i selvatici hanno una maggior resistenza rispetto ai domestici e per stroncarli servono malattie davvero toste!
3) tu hai mosso il primo passo verso l'addomesticamento.
loro sono abituati e ti aspettano a quell'ora.
anche io ho un amico pettirosso che nutro da 2 anni con semini ecc e lui tutte le mattine alle 9 e mezza è davanti alla porta, spesso si posa perfino sulla maniglia.
poi considera che potresti vedere la cosa al contrario: tu stai contribuendo al ripopolamento della tua zona.

non so se mi sono spiegato ma per me puoi stare tranquilla, anche io do da mangiare agli uccellini e non credo di sbagliare per nessuno dei motivi che hai citato.
continua così^^
"il caso aiuta gli spiriti preparati" l.pasteur
pompeleflavio
Messaggi: 745
Iscritto il: 27 gennaio 2008, 19:00

Re: LA MANGIATOIA TRASMETTE MALATTIE ?

Messaggio da pompeleflavio »

ciao,
rimanendo sempre del parere che chi alleva uccelli in genere ha tutta un altra visone delle cose, parlo in particolare degli uccelli selvatici , è bene invece distinguere bene le diverse situazioni. Una cosa è parlare di malattie e comportamenti in gabbia un altra cosa è parlarne all'interno di un ciclo naturale quindi dove nulla è forzato o manipolato da parte nostra.
Si sa che in natura gli uccelli si procacciano il cibo autonomamente e lo fanno da migliaia di anni e le specie riescono sempre a superare il clima rigido garantendo riproduzione la primavera successiva. Si sa che all'interno di quella specie molti individui potranno morire, chi più chi meno, ma non c'è cosa più...naturale, insomma ormai lo sta diventando anche per noi umani coi barboni poretti che muoino di freddo sulle strade, e non ci vorrebbe mica tanto da parte di ognuno per attenuare il problema, ma va be. (assurdo paragone)

dovresti spiegare a questo saccente tizio, che:

1) è tanto facile cavarsela col dire che gli uccelli in inverno muoino per selezione naturale. E qui ha scoperto l'acqua calda. Non tiene in considerazione però che la selezione naturale si svolge correttamente se alle spalle c'è comunque una sufficiente risosrsa alimentare per almeno far rimanere in vita i più sani. Perchè, credo sia disonensto negare che gli habitat sono sempre più frammentati, che le piante siano piantate e tagliate dalla sera alla mattina come ci pare e piace per dire, quindi incoscentemente si vanno a privare alcune essenze che in realtà sono importantissime fonti alimentari per moltissimi uccelli. Certo, non si arriverà mai al punto di eliminare completamente ogni fonte alimentare, quindi un minimo di uccelli riesce sempre e comunque a farcela, però col triplo di fatica.
Con le mangiatoie non si vanno a sostituire le naturali fonti alimentari, si fornisce solo del cibo che compensa quello che troverebbero naturalmente nel caso noi lasciassimo la natura integra , tale e quale.

2)E' fondamentale avere la consapevolezza che noi con le mangiatoie non evitiamo chissà quante naturali morti, perciò nel grande non si ha nessun riscontro concreto, volendo nel proprio piccolo si, appunto come si diceva per esempio a livello di giardino o adirittura quartiere. Col cibo "facile" si garantisce al 100% la vita di individui sani, quelli deboli comunque avranno vita corta.
Ora il discorso malattie è molto complesso, mi sento solo di dire che se fosse sempre certo che individui malati infettano quelli sani allora non so come fanno a vivere gli uccelli coloniali. O no? Uccelli che per istinto vivono gran parte dell'anno assieme , in gruppi di centianai di migliaia di individui, che si cibano assieme praticamente sulle stesso punto dove c'è cibo, che dormono assieme che sporcano assieme, che si riproducono assieme. Le malattie in questi casi non avrebbero libera campo? Si, ma è proprio perchè si è in natura che il discorso è sostenibile, in cattività se succedono ste cose è una partita persa.

Per conlcudere, le malattie , i virus o quel che sia circolano ok, punti di raccolta comuni possono diventare focolai: quindi onde evitare ogni dubbio ecc è obbligatorio controllare periodicamente lo stato del cibo messo a disposizione, (bagnato, marcio, ammuffito ecc), importantissimo è evitare che gli uccelli possano sporcarlo con il loro guano. Solo questo ultimo fatto può veicolare malattie. Perciò fare mangiatoie dove l'uccello può soltanto accedere al cibo con il becco e non ballarci dentro col corpo. Una quantità irrisoria di guano non è assolutamente allarmante, ma se c'è verificare se aumenta o meno, in caso apportare modifiche. Fornire cibo solo solo solo solo solo solo solo e solo in periodo freddo, da primavera in poi basta.
Se davvero fosse dannosissimo fornire cibo agli uccelli allora il regno unito e molti altri paesi del nord chissà che condanna dovrebbero subire dato che ormai non c'è giardino senza una piccola "mensa" . E la lo fanno da decine di anni. E non mi pare di avere mai sentito drastici cali di popolazioni di uccelli che si nutrivano alle mangiatoie...piuttosto, ci sono ben più gravi problemi che mettono a rischio la vita dei pennuti ma di certe cose tacere fa più comodo.
ciao
nocciola
Messaggi: 34
Iscritto il: 10 settembre 2009, 17:33

Re: LA MANGIATOIA TRASMETTE MALATTIE ?

Messaggio da nocciola »

ciao
sono d'accordo con tutto quanto gia' detto sopra!!!
io nutro gli uccellini selvatici da anni , e sicuramente male non stanno.
due cose posso dire comunque.
la prima e 'che le mangiatoie in effetti Devono essere mantenute pulite, e sicuramente anche se il legno e' bello
e' sicuramente piu' difficile mantenerlo "pulito" , un po' le cacchine degli uccellini stessi un po' l'umidita' che contribuisce a "condensare " i semini , cioe' si attaccano sulle pareti o sulla base quindi e' piu' facile che vada a male, sicuramente non aiuta l'igiene. io comunque ogni tot. le svuoto del tutto , le lavo , le metto a bagno per ca 2 ore con acqua e candeggina e poi le faccio asciugare bene, anche sopra il calorifero.
questo per dirti che usando anche ed ormai sopratutto quelle di metallo o ceramica sono sicuramente piu' facili da tenere pulite.
la seconda e' che interessandomi da parecchio a questo mondo , il problema se vuoi chiamarlo cosi' non e' il dare cibo , perche' aiutarli non fa assolutamente male, ma potrebbe proprio essere l'addomesticamento.
nel senso che se vivi in citta' questa ipotesi e' relativamente possibile, se come me hai la fortuna di vivere fuori, vicino a boschi o praterie o montagna , qui vi possono essere degli uccelli che normalmente migrano per cercare appunto cibo e superare il freddo mentre trovando cibo qui
"potrebbero" cambiare le loro abitudini e cercare di "stabilirsi " nelle vicinanze.
questo e' un bene perche' comunque si nutrono e non hanno questo problema, potrebbe pero' essere un male in quanto cambiando le loro abitudini diciamo che in un certo lasso di tempo (lungo probabilmente ma possibile), potrebbero cambiare anche la loro struttura fisica per esempio, per adattarsi al freddo per esempio potrebbero modificare le piume, lo scheletro, o comunque dovendo "restare " qui potrebbero esserci altri tipi di uccelli che hanno meno "spazio vitale" quindi nuovi comportamenti verrebbero di conseguenza e cosi' via.
ora ognuno dovrebbe cercare di valutare la propria situazione,certo che tutto e' possibile, io non sono un tipo che estremizza ne' da una parte ne' dall'altra, il consiglio e' di cercare di comprendere il luogo dove vivi e documentarti.
per la persona che ti ha cosi' spaventato si puo' dire che abbia pensato a tutto questo allevando in cattivita' i suoi uccelli??
ciao e facci sapere :wink:
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