Purtroppo è tutto vero!

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Maljnka

Purtroppo è tutto vero!

Messaggio da Maljnka »

Casualmente, in una sezione non idonea, ha avuto inizio questa discussione, e quindi ho pensato di trasferirla qui, sempre che a qualcuno interessi…

Rispondendo ad Akka, la veterinaria, non posso che essere pienamente d’accordo con lei circa la nocività di certi soggetti per l’immagine della categoria dei medici veterinari.

Siamo abituati a pensare che la malasanità riguardi la medicina umana, ma purtroppo non è così.
Il fatto è che anche i mass media hanno scarsa attenzione per questa medicina, a torto considerata quasi una “figlia minore”.
Un medico veterinario ha studiato come e anche più di molti medici “per umani”.

All’attenzione dell’opinione pubblica la medicina veterinaria sale alla ribalta praticamente solo per certi casi eclatanti.

Purtroppo invece la malasanità veterinaria non è così infrequente come si potrebbe pensare, solo che spesso a prima vista non si nota; il cliente porta l'animale al dottore e lo va a riprendere a cose fatte, oppure lo chiama a domicilio, ma siccome il più delle volte è completamente impreparato in materia, sta semplicemente a quello che vien detto o fatto.

Capisco che è difficile protestare col medico, perché prima o poi dovremo aver ancora bisogno della sua opera e si potrebbe temere che non avrebbe tutto il riguardo necessario per il nostro animaletto…

Ancora più difficile è sporgere querela, perché ci si dovrà pagare l’assistenza legale, e non tutti ne hanno la possibilità, e poi di fronte al giudice il “cittadino qualunque” senza competenze mediche certificate dal “pezzo di carta” avrà ben scarse possibilità di dimostrare qualcosa, mentre avrebbe assicurata una contro querela di parte…
E infatti anch’io non ho mai intrapreso questa strada, limitandomi a cambiare medico e, se richiesta, a dare consigli o…sconsigli.


Ho l'impressione che ci siano persone che scelgono questa o quella professione semplicemente perché pensano che guadagneranno bene.

Pier Lorenzo dice che stenta a credere a quanto avevo raccontato; lo riporto qui, in modo che tutto quanto sia racchiuso in questo post e sia di facile consultazione per chi ne fosse interessato.

Prima di tutto però desidero ringraziare quei medici veterinari competenti, seri, onesti, che quotidianamente ci aiutano con i nostri animaletti.
Le mie esperienze sono limitate al Piemonte e alla Lombardia.
Ringrazio in particolare il dottor Piero Giganti, la dottoressa Cinzia Valsecchi, il dottor Rinaldo Riva, il dottor Andrea Curti, il dottor Giovanni Vassia, che hanno curato i miei piccoli amici, con professionalità e umanità e dai quali ho molto imparato.

Vorrei anche dire a tutti coloro che si trovano a doversi rivolgere ad un veterinario di non giudicare in base al fatto che siano o meno riusciti a salvare i piccoli pazienti a loro affidati.
Spesso la gente giudica male il medico che non è riuscito a salvare il proprio animale, dimenticando che nessuno è onnipotente, nessuno è infallibile e soprattutto che la ricetta dell’immortalità non è ancora stata inventata.
La morte è un’inevitabile componente del percorso di ogni vita e un giudizio deve tener conto di ben altri fattori.

Ma veniamo ora ad alcuni dei peggiori episodi di cui sono stata testimone.

• Un giorno ho portato dal veterinario un topolino di campagna e lui come l'ha visto si è messo le mani dietro la schiena ed è andato contro il muro dicendomi ... che gli faceva paura e che me ne andassi.
Cosa che ho fatto ben volentieri.
Da allora se ho bisogno di un veterinario mi informo prima se abbia preclusioni verso qualche animale, così almeno non perdo tempo prezioso e lo cancello dalla lista.

• Uno studio veterinario dove lavoravano due medici: uno aveva paura dei cani, l'altro dei gatti; ho depennato dalla mia lista anche questi.
Ho assistito personalmente all’episodio di una gatta che era tranquilla nel trasportino in attesa di essere ritirata dal proprietario; all’apparire del vetrinario si è letteralmente scagliata verso di lui; per fortuna che era chiusa nel trasportino!


• Premetto che ho sempre avuto passione per la medicina, anche se non ho mai fatto studi in merito, unisci a questo il fatto che ho sempre avuto scarse possibilità economiche: il risultato è che ho sempre cercato di imparare, documentandomi sui libri (nei mercatini dell'usato cercavo sempre testi di medicina); "rubavo" il sapere di altri e poi mettevo in pratica da sola, aiutata in questo dal fatto che me la cavo decisamente bene nella diagnostica (non lo dico per immodestia, ma perché i fatti mi danno ragione).

Dunque, dicevo, un'altra volta stavo passando davanti all'ambulatorio di un altro veterinario che conoscevo perché gli portavo i gatti di una vecchietta mia vicina di casa.
Quella volta una cliente gli aveva portato un gatto per un'orchidectomia.
Mi chiama e mi dice che il gatto si era liberato da solo dal gabbione e si era nascosto sotto il termosifone, ma era aggressivo e non riusciva a catturarlo.
Sono entrata, mi sono chinata accompagnata dai "faccia attenzione!" del medico e ho semplicemente raccattato il povero micio, docile come un agnellino, e l'ho rimesso nel gabbione.

Un'altra volta mi trovavo a passare di lì come tutti i giorni e mi ha chiesto se avevo un po' di tempo; naturalmente, anche se non ne avessi avuto avrei risposto ugualmente di sì, poteva essere sempre l'occasione per imparare qualcosa di nuovo!
Rispondo qui ad Akka dicendole che sono d’accordo sul fatto che il veterinario non dovrebbe assolutamente richiedere aiuto se non ad un collega, però non è che questo veterinario chiedesse “ad una persona qualunque che passava per strada” questo lo chiedeva solo ed unicamente alla sottoscritta; non voglio certo ammantarmi di falsa modestia, ma neppure autoincensarmi, dico solo che ero perfettamente in grado di fare ciò che mi si chiedeva.

Tornano a questo episodio, si trattava di assistere come aiutante a un'orchidectomia, operazione in verità piuttosto semplice.
L'avevo già vista fare dal veterinario condotto.

(orchiectomia, come mi ha fatto notare Akka, tuttavia entrambi i termini sono accettati e tutt’ora usati; mi scuso comunque per la mia ignoranza, ma io non ho mai frequentato l’università né ho mai studiato medicina; la lingua greca, poi, per me è…arabo!

Premesso, per chi eventualmente non lo sapesse, che sto parlando del taglio del testicolo, ’etimologia del termine “orchiectomia” viene è dal greco “òrchis” = testicolo e “tomé” = taglio.
Anche il termine “orchidectomia” ha sempre origine dal greco “òrchis” ma il genitivo è “òrchidos” = del testicolo e ancora “tomé”, da cui appunto “orchidectomia”
Ripeto, sono ignorante, però questa seconda dizione mi sembra più corretta.)

Allora, torniamo a quel giorno: il veterinario mette il gatto sul tavolo operatorio, lo seda, poi lo lega al tavolo zampa per zampa, un po' di sapone da barba e rasoio e giù una bella ranzata al pelo, e fin qui, nessun problema.

Poi prende il bisturi, prende la mira e comincia a tagliare.
Il gatto, che non ha ricevuto sufficiente anestetico, comincia a urlare di brutto; dico al vet che è stato un po' scarso di anestetico, ma lui mi risponde che preferisce stare basso, a scanso di problemi e continua a incidere.

Vedo che si sta innervosendo, quindi smetto di parlare.
Mentre incide gli tremano le mani, allora gli chiedo di dare a me il bisturi, lui ovviamente si rifiuta, ma è in un bagno di sudore e trema sempre più vistosamente.

Io a quel punto tengo ben fermo il gatto, perché ho paura che agitandosi e con l'altro che continua a tremare, possa succedere qualcosa di brutto...

Finalmente è il momento della resezione delle palline mi chiede di mettere le pinze emostatiche perché lui ha le mani occupate; le metto, lui comincia a recidere, via una, via l'altra...
Finalmente è giunto il momento di suturare; finalmente un corno, non riesce a introdurre l'ago nella pelle, dice che è troppo dura, poi, finalmente, ce la fa, ma i problemi non sono finiti: con due sole mani non riesce a fare il nodo, quindi chiede a me di farlo.
Siccome so come si fa, lo faccio.
Poi infila di nuovo l'ago e io lego.

Morale della favola: per una semplice orchidectomia c'è voluta 1 ora e 45 minuti d'orologio.

Oh, ma ho anche altri aneddoti con altri medici (vet e non vet)

Ho perso il conto di quanti vet ho cambiato...
Quando finalmente ne avevo trovato uno valido, mi sono trasferita qui in Lombardia.

Nuovo proverbio: chi trova un medico (veterinario o per umani) serio e competente, trova un tesoro, e quindi che se lo tenga ben strettoooo!!!"




• Altra storiaccia, questa volta di palese, vergognosa disonestà.
Una mia vicina di casa di parecchi anni fa era una vecchietta di 92 anni grande amante dei gatti, a cui davo aiuto giornaliero nell’accudire i suoi quattro pelosi.

Un pomeriggio d’estate mentre ero lì presente arrivò il veterinario che lei aveva chiamato perché un gatto si leccava insistentemente il basso addome dal giorno precedente e una piccola zona presentava un lieve eritema; temeva avesse la rogna ma nonostante le mie rassicurazioni aveva voluto ugualmente chiamare il medico.

Il vet in questione, molto noto e stimato in paese, visitò il gatto e fece la diagnosi: "rogna"!

Gli praticò quindi una sottocutanea che definì “iniezione contro la rogna”, poi presentò la parcella di 60.000 lire (non era ancora entrato in vigore l’euro) e disse alla donna di portargli l’animale in ambulatorio dopo 5 giorni per la seconda dose.
Nel frattempo chiese di anadare a lavarsi le mani ed io, lestamente, presi dalla sua borsa aperta il flacone del medicinale che aveva usato e vidi che si trattava semplicemente di cortisone...!

In seguito dissi alla vecchietta di non portare il gatto dal vet dopo 5 giorni, perché, come avevo sempre sostenuto, non aveva affatto la rogna.
Gatti con la rogna ne avevo visti e guariti a bizzeffe ed ero sicura di non sbagliare.
Questa volta la nonnina mi diede ascolto, così risparmiò una bella cifretta, e per lei, con una misera pensione minima, non era cosa da poco!

Il cortisone ovviamente sortì il suo effetto antinfiammatorio e già il giorno seguente il gatto non aveva più nulla.
Ah, era un gatto sempre pieno di pulci, perché frequentava tetti e cantine.

• Che verme è?

A quel tempo il mio giardino era frequentato da un gatto a pelo lungo in evidente stato di abbandono, estremamente pauroso e diffidente, tanto che mi ci sono voluti mesi prima di riuscire a toccarlo, nonostante gli portassi sempre da mangiare e oramai mi conoscesse bene.

Un giorno mi accorsi che sul pelo sotto la coda c’erano dei cosini bianchicci, chiaramente vermi, anzi, a me sembravano proprio proglottidi di tenia, comunque ne prelevai e li portai al vet per farmi prescrivere un prodotto adatto per la sverminazione.

Il veterinario osservò il materiale e non avendo evidentemente ben chiara la differenza tra Ascaridi e Cestodi disse trattarsi di Toxocara cati, alche gli feci notare che ritenevo trattarsi invece di Platelminti, ma lui, niente.
Prese un bellissimo libro di parassitologia e lo consultammo insieme, ma non si convinse.

Dopo un paio di giorni ebbi la fortuna di veder vomitare di brutto il povero gatto e mi accorsi che nel materiale emesso c’era un lunghissimo verme.
Detto fatto lo raccolsi e lolavai bene.
Era un esemplare di tenia completo con tanto di scolice; lo misi in formalina e lo portai al veterinario, che finalmente si convinse.
Gli regalai il reperto che mise in bella mostra su uno scaffale.

• Ancora un caso, poi non vi angustio più, lo prometto!!!

Avevo un gatto maschio di 10 anni, Mimì, che aveva sempre goduto di ottima salute.
Un giorno, può capitare , rifiutò il cibo, ma lì per lì non me ne preoccupai.
In tarda mattinata mi accorsi che aveva dei conati di vomito: espulse solo un cucchiaino di muco trasparente.
Sarò anche schifosa, lo ammetto, ma voglio sempre andare a fondo delle cose, quindi lo esaminai: era striato di sangue.
Ciò che mi allarmò di più fu l’odore che percepii annusandolo: come di pesce marcio che fosse stato seppellito e tirato fuori dopo una settimana.
Inutile dire che misi il campione in uno scatolino e lo portai immediatamente insieme al gatto, da un veterinario.
Lo guardò e mi disse di non preoccuparmi perché il mio gatto aveva una semplice …gastrite!

Tornai a casa poco convinta, il gatto continuava a rifiutare il cibo; si limitava a bere acqua.

Dopo qualche giorno andai da un altro medico che diagnosticò un blocco della vescica, solo che il gatto pisciava regolarmente e al tatto la vescica non era affatto piena, tanto che quando gli mise il catetere non ne uscirono che poche gocce.

Nel frattempo avevo fatto io la diagnosi: tumore epatico.

Passavano i giorni e il gatto deperiva vistosamente, ma era oramai chiaramente visibile una massa sporgente dalla sagoma dell’animale.

Andai da un terzo medico, il quale mi disse che la sporgenza dipendeva solo dalla cattiva postura che aveva il gatto.

Il povero Mimì andò avanti così per quasi due mesi, tra flebo e ipodermoclisi, mangiando solo di quando in quando qualche omogeneizzato.

Non sapevo più a che santo votarmi, non sapevo che fare.
Negli ultimi giorni vedevo che stava chiaramente soffrendo; lo ricordo ancora il suo ultimo giovedì.
Mimì a differenza degli altri gatti che ho avuto, non veniva mai sul letto, ma quella notte si arrampicò su, si mise vicino al mio collo e cominciò a fare le fusa forte forte e rimase lì fino al mattino, come se volesse dirmi addio…
Dopo che mi alzai lui andò sul bracciolo del divano; lo guardai: aveva gli occhi scuri scuri, sembrava che stesse piangendo; aveva chiaramente male perché le sue manine stringevano forte la stoffa, ma non un lamento…

Ero disperata, quando finalmente trovai il dottor Vassia di cui avevo letto su un giornale;
era piuttosto distante da casa mia, ma sarei andata in capo al mondo, se fosse stato necessario.
Il dottore confermò la diagnosi che avevo fatto quasi due mesi prima e quello fu l’ultimo giorno di Mimì.

Pier Lorenzo, capisco per per chi è un medico serio e onesto possa sembrare incredibile,
ma ti giuro che purtroppo quello che hai letto è tutto, desolatamente vero, dalla prima all’ultima parola.


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VanHelsing
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Re: Purtroppo è tutto vero!

Messaggio da VanHelsing »

Oh mio dio! non ho capito cosa volevi comunicare ma i miei complimenti solo per la pazienza di averlo scritto (:
*Non c'è amore più vero di quello per la natura*
Maljnka

Re: Purtroppo è tutto vero!

Messaggio da Maljnka »

In un'altra discussione si era venuti casualmente a parlare del comportamento di alcuni medici veterinari, ma essendo OT rispetto all'argomento di quella discussione, ho preferito aprire un nuovo topic e descrivere qui alcuni episodi di cui sono stata testimone diretta.
Akka
Messaggi: 50
Iscritto il: 30 giugno 2011, 18:35

Re: Purtroppo è tutto vero!

Messaggio da Akka »

Maljnka ha scritto:
temeva avesse la rogna ma nonostante le mie rassicurazioni aveva voluto ugualmente chiamare il medico.

----------------

Gatti con la rogna ne avevo visti e guariti a bizzeffe ed ero sicura di non sbagliare.

----------------


Nel frattempo avevo fatto io la diagnosi: tumore epatico.
Attenta Maljnka: la presunzione è nemica della scienza in generale e della buona medicina in particolare.
Maljnka

Re: Purtroppo è tutto vero!

Messaggio da Maljnka »

Akka ha scritto:
Maljnka ha scritto:
temeva avesse la rogna ma nonostante le mie rassicurazioni aveva voluto ugualmente chiamare il medico.

----------------

Gatti con la rogna ne avevo visti e guariti a bizzeffe ed ero sicura di non sbagliare.

----------------


Nel frattempo avevo fatto io la diagnosi: tumore epatico.
Attenta Maljnka: la presunzione è nemica della scienza in generale e della buona medicina in particolare.
Ti ringrazio infinitamente per avermi messo in guardia da me stessa, ma potevi tranquillamente risparmiarti quel tono paternalistico.
Ti faccio cortesemente notare che tu non sai proprio nulla di me, al di fuori di quello che ho lasciato che si sapesse, quindi, visto che l'hai sottolineato, come ti permetti di dubitare delle mie capacità diagnostiche?

Non dirmi che sei fra coloro che giudicano le capacità altrui in base al possesso del "pezzo di carta"!!!
Mi deludi, ti credevo più intelligente!

Il "pezzo di carta" in teoria dovrebbe essere una garanzia; all'atto pratico, purtroppo, non è cosa tanto scontata, perché se mancano passione, impegno, accompagnati da quel "quid" che fa la differenza rispetto ad una scimmietta ammaestrata, Beh, a quel punto tra il "pezzo di carta" e la carta del prosciutto l'unica differenza sarebbe il buon profumino di quest'ultima.
Certo, se mi parli di valore legale, allora quello è un altro discorso e lì credo proprio che avremmo opinioni coincidenti.

Vedi dunque che ti ho dato pienamente ragione su questa tua frase?
Akka ha scritto:[...la presunzione è nemica della scienza in generale e della buona medicina in particolare.
Per esempio la presunzione di chi crede che il "pezzo di carta" sia ciò che conferisce le capacità.

Quello che si vede ogni giorno, è più che eloquente...
Akka
Messaggi: 50
Iscritto il: 30 giugno 2011, 18:35

Re: Purtroppo è tutto vero!

Messaggio da Akka »

Non hai capito. Non alludo affatto al pezzo di carta. Un veterinario laureato senza esperienza vale quasi quanto un esperto senza laurea. Dico solo che non si può mai (e se potesse scriverei mai in lettere maiuscole) far diagnosi senza un riscontro di diagnostica collaterale. Di tutti i casi che hai citato solo quello delle proglottidi ha un senso. Dire 'rogna' senza un raschiato cutaneo è altrettanto imprudente che affermare 'non è rogna'. Dire 'tumore epatico' senza una conferma ecografica o di esami ematobiochimici equivale a dire 'è gastrite'. Capisci quello che voglio dire? Senza polemica, te lo assicuro. Non mi voglio assolutamente mettere in cattedra. Ma quelle sono ipotesi diagnostiche, sospetti, non, mai, diagnosi.
Maljnka

Re: Purtroppo è tutto vero!

Messaggio da Maljnka »

Akka ha scritto:Non hai capito. Non alludo affatto al pezzo di carta. Un veterinario laureato senza esperienza vale quasi quanto un esperto senza laurea. Dico solo che non si può mai (e se potesse scriverei mai in lettere maiuscole) far diagnosi senza un riscontro di diagnostica collaterale. Di tutti i casi che hai citato solo quello delle proglottidi ha un senso. Dire 'rogna' senza un raschiato cutaneo è altrettanto imprudente che affermare 'non è rogna'. Dire 'tumore epatico' senza una conferma ecografica o di esami ematobiochimici equivale a dire 'è gastrite'. Capisci quello che voglio dire? Senza polemica, te lo assicuro. Non mi voglio assolutamente mettere in cattedra. Ma quelle sono ipotesi diagnostiche, sospetti, non, mai, diagnosi.

Adesso ti sei spiegata meglio, prima eri stata un po’ troppo sintetica!

Nemmeno io mi voglio mettere in cattedra; non solo non ne ho minimamente i numeri, ma non mi sognerei neppure lontanamente di farlo!!!
Mi limito ad esporre le mie esperienze e a parlare di ciò che mi appassiona e non mi attribuisco capacità al di fuori di quelle che ho.

Utilizzo una diagnostica di tipo clinico-sintomatologico; non ho né i mezzi tecnici né tanto meno le capacità per condurre indagini strumentali o analisi ematobiochimiche.
Diciamo che il mio è un “modus operandi” di tempi passati…
Quando non era disponibile la tecnologia modera, quel modo di procedere conduceva a una diagnosi, pur con tutti i suoi limiti; oggi una diagnosi di quel tipo viene declassata a "sospetto".
Capisco che sia così, però...anche la tecnologià ne ha, di limiti!

La diagnostica collaterale, pur con tutti i suoi vantaggi, non dà sempre certezze assolute, e chi tira le somme è pur sempre l’essere umano, in questo caso il medico, che deve saper leggere e gestire correttamente ogni dato che la tecnologia gli ha messo a disposizione.
Purtroppo e più spesso di quanto non si creda, succede che ciò si traduca invece in una messa in secondo piano delle capacità di osservazione e di deduzione, e la “voce” dell’analisi risuoni più forte di quella del medico!

La mia diagnosi di tumore epatico era basata sull’osservazione diretta del paziente, sulla sintomatologia conclamata, sulla sua evoluzione e sui sintomi secondari.
Altri medici si sono pronunciati in modo diverso, finché dopo quasi due mesi mi sono rivolta all’ennesimo veterinario, e quest’ultimo ha fatto formulato una diagnosi clinico-sintomatologica di tumore epatico.
Oramai la malattia era talmente conclamata, che il medico non aveva più ritenuto necessario ricorrere ad esami specialistici.

Rogna è un termine generico che non specifica quale genere di artropodi ne sia responsabile, e un occhio poco “allenato” potrebbe anche scambiarla per altro.
Certo può anche essere che un tempo certe parassitosi fossero molto più frequenti e quindi facilmente riconoscibili anche dal medico senza ricorrere a diagnostica collaterale; oggigiorno ci sono medici che non sanno riconoscere una pediculosi…

Comunque per quanto riguarda questa parassitosi ti garantisco che sono assolutamente in grado di riconoscerla, e la distinguo perfettamente da altre patologie similari.

Anch’io non intendo far polemica, soprattutto se fine a se stessa, perché il tempo va usato in modo costruttivo, pur nell’ambito di un confronto più o meno serrato.
Maljnka

Re: Purtroppo è tutto vero!

Messaggio da Maljnka »

pier lorenzo orione ha scritto:a parte che,se vogliamo tornare x un attimo al discorso veterinari(che come potete capire mi sta a cuore!),il metodo che hai descritto x l'orchectomia nel gatto è una procedura obsoleta che si usava almeno 30 anni fa.Oggi,con le nuove tecniche chirurgiche,è un intervento rapido ed indolore x l'animale,che richiede pochi minuti ,senza punti di sutura o altro(io ci impiego in tutto 10 minuti,compresa anestesia e rasatura del pelo),x questo il tuo racconto mi sembra a dir poco paradossale.A quanti anni risale l'episodio?
L'episodio che ti ho descritto risale al...aspetta che guardo i miei appunti...1997, quindi a soli 14 anni fa e il veterinario aveva circa 35 anni.

Il metodo che hai indicato come in uso attualmente l'avevo visto mettere in pratica già nel 1985 da un giovane veterinario che mi aveva insegnato parecchie cose: rapido, indolore, senza punti di sutura e svolto in non più di un quarto d'ora, tutto compreso!
pier lorenzo orione
Messaggi: 19870
Iscritto il: 25 giugno 2009, 15:17

Re: Purtroppo è tutto vero!

Messaggio da pier lorenzo orione »

senza voler far polemiche inutili,devo cmq dirti la mia opinione su alcune cose del tuo post iniziale che non mi sono piaciute.Ad es nell'episodio del gatto con la sospetta rogna,hai detto di aver frugato nella borsa del vet mentre era assente x sbirciare il flacone del farmaco che aveva utilizzato sul gatto,e questo non si fa.Come ti sei permessa di mettere le mani nella borsa di un professionista?bastava chiedere il nome del farmaco e il principio attivo utilizzato x la terapia e lui ti avrebbe risposto.Di solito io spiego sempre tutto x filo e x segno ai miei clienti,ma con alcune persone molto anziane o poco acculturate,cerco di usare parole semplici e ometto termini difficili x loro,tanto non li capirebbero,quindi magari semplifico una diagnosi complicata senza andare nello specifico,x non mandarli in confusione facendoli preoccupare piu del dovuto.In quel caso il vet ha fatto un'iniezione di cortisone x curare un semplice eczema cutaneo e ritenendo la cliente non in grado di capire la spiegazione ,ha tagliato corto,magari sbagliando,ma mai quanto te che hai fatto una cosa poco onesta e passibile di denuncia.Inoltre riguardo alle querele,non preoccuparti che oggigiorno molti vet ne sono pieni,la gente non si fa problemi a sparare denunce anche x sciocchezze,sperando di recuperare qualche soldo ,x questo siamo costretti a tutelarci con costose assicurazioni,che x lo meno ci mettono al riparo da un'emorragia di soldi continua,ma non dalle male lingue!
Maljnka

Re: Purtroppo è tutto vero!

Messaggio da Maljnka »

Per carità, non è questione di far polemiche, è giusto che tu esprima la tua opinione!

So benissimo che non avrei dovuto farlo, ma siccome ero io lì presente ed io "trattavo" con il veterinario, in parole povere è a me che aveva raccontato la "balla", è a me che parlava di rogna, a me ha detto che era un'iniezione per la rogna; mi conosceva benissimo e sapeva perfettamente che ero in grado di capire.

Solo per questo motivo mi sono permessa di "frugare" nella sua borsa, perché non mi va che qualcuno cerchi di "fregarmi".

Quanto alla possibile querela da parte sua, tranquillo che anche se se ne fosse accorto, siccome non era uno stupido, se ne sarebbe ben guardato, perché a quel punto come avrebbe potuto dimostrare che io avevo "frugato"?
Forse con la ricerca delle mie impronte digitali? In ogni caso, per precauzione non ce le avevo lasciate!

Tu sei una persona correttissima che si comporta in modo onesto con i clienti,e come te ce ne sono mile altri, ma c'è anche la fetta "guasta"...

D'altra parte talvolta per riuscire a sapere o a scoprire qualcosa capita di dover viaggiare giocoforza sul filo del rasoio!
Lo dico per esperienza diretta su cose lontane mille anni luce per gravità rispetto a una meschina frode.

So che purtroppo oggigiorno ci sono sempre più persone che agiscono in malafede, cercando di spillare soldi se appena possono; non è una consolazione, ma capita in ogni ambito.

Quanto alle denunce, da parte mia non incomincio neppure se non sono sicura di avere in mano le carte giuste.
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