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Ragazzi stamattina mi hanno portato questo piccolo di uccello, lo hanno trovato in mezzo alla strada, aveva una piccola ferita che gli ho subito disinfettato e adesso è arzillissimo, gli ho dato anche un pastone ricco di vitamine...ma non so che tipo di uccello sia...mio nonno ha detto che secondo lui è un cuculo...ma a me non sembra...voi che ne dite?
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Probabilmente è caduto dal nido agitandosi mentre i genitori lo nutrivano, oppure potrebbe anche essere rimasto orfano.
Non mangia ncora da solo, quindi lo devi imbeccare; ricorda però che non può essere imbeccato come gli altri uccelli, cioè non puoi infilargli il cibo nel becco.
Questi nidiacei infilano il proprio becco direttamente nella bocca del genitore, che rigurgita una sostanza nutritiva popolarmente chiamata "latte di gozzo".
Se lo vorrai fare, ci sono diversi metodi:
Innanzi tutto ricorda che questi uccelli non vengono imbeccati dalla madre, o dal padre, come gli altri uccellini; il genitore apre il becco e il piccolo ci infila dentro la testolina per succhiare letteralmente il cibo.
Puoi mettere il cibo che dovrà essere preparato in modo adeguato e in forma giustamente densa dentro un contenitore cilindrico che accosterai al becco del piccioncino.
Il cibo dovrà essere leggermente tiepido.
Non dovrai far alzare la testa al piccolo e accostare il contenitore come se tu dovessi far bere una persona, ASSOLUTAMENTE NO, dovrai invece tenere poco meno che orizzontale il contenitore, accostarvi il suo becco e spingerlo delicatamente verso il cibo; sentirà che è pappa e comincerà a succhiarselo da sé.
C'è anche un altro sistema molto semplice ed efficace: l'allevatore prepara il cibo, se ne mette nella propria bocca una certa quantità, impastandolo con la propria saliva, poi prende fra le labbra socchiuse il becco del piccolo il quale comincerà a succhiare di gusto.
E’ un sistema pratico ed efficace usato da sempre.
Inoltre hai il vantaggio di non doverti preoccupare di riscaldare il cibo!
Altra cosa importante da dire è che nel gozzo dei genitori il cibo è ovviamente miscelato alla saliva, che contiene una sostanza che permette al piccolo la corretta digestione dei carboidrati.
Anche la saliva umana contiene la stessa sostanza, quindi il metodo dell’imbecco dalla nostra bocca è migliore perché facilita al piccolo la digestione del cibo.
Ricorda che il quantitativo per ogni pasto dovrà essere tale da rendere ben evidente il volume del gozzo; toccandolo dovrà essere morbidamente pieno, MAI DURO.
Non spaventarti se vedrai che il gozzo si riempie tanto da sembrare che il piccolo abbia un pallone rigonfio che sembra spropositatamente grande rispetto alle dimensioni del volatile; succede la stessa cosa quando lo nutrono i genitori.
Puoi utilizzare granaglie miste per i polli, frumento, un po’ di riso, farina da polenta, farina di frumento integrale, anche un po’ di pane, ma non solo pane.
Se non accetta il cilindro, prendi fra le dita un po' di pastone e con l'altra mano guida e tienile il becco nell'impasto, oppure la prima volta vedi se riesci a infilarle un po' di pappa nel becco.
Dopo che avrà mangiato è necessario pulire il becco e le piume che si fossero sporcate utilizzando un panno bagnato o della carta da cucina tipo scottex; è importante che sia sempre pulita e in ordine e che non restino residui di cibo a seccarsi addosso.
Vedi un po' tu....però prendi in fretta una decisione, altrimenti il piccolo morirà.
Se lo metti in libertà adesso, essendo ancora del tutto indifeso farà senz'altro una brutta fine.
I centri di recupero di dico che già che non accettano animali domestici o “urbani”; molte volte non accettano neppure i selvatici quando sono di quelli ritenuti troppo comuni; tanto per farti un esempio, se porti un’aquila o un cigno, lo prendono subito, ma se telefoni o magari vai lì con un “semplice” passerotto…quindi figurati per un colombo!
Poi sai, per rimettere in libertà un’aquila o un cigno a volte ci sono pure i servizi televisivi e questo “paga” in termini di immagine, è una bella pubblicità, ma un uccelletto qualunque…”non ap-paga”
In alternativa potresti affidarlo a qualche appassionato che sia disposto ad occuparsi di lui; è già cresciutello e fra non molto sarà in grado di cominciare ad alimentarsi da solo.
maljnka ha già spiegato benissimo tutto, è un bel piccione di una colorazione un po particolare...
ricorda che oltre giugno di piccoli cuculi non ne vedi più
Grazie di tutto Maljnka...io ieri, dato che non sapevo che uccello era, l'ho imboccato aprendogli il becco e mettendoci da mangiare, perchè faccio sempre così quando trovo qualche uccellino...comunque lo terrò io, perchè mi piace poter aiutare gli animali, infatti ne ho tanti qui a casa...per quanti riguarda i cibi che mi hai elencato, io ne sono provvista, perchè un mio amico sotto aveva le galline e ha anche altri animali e come cibo gli da anche queste cose...allora è un piccione? Non me lo sarei aspettata, perchè gli avevo visto quella specie di "peletti" sulle piume che ai piccioni adulti non ho mai visto...purtroppo non riconosco sempre i piccoli dei volatili...comunque grazie ancora!!
ardeapurpurea, è per questo che ho detto che non ero sicura che era un piccolo di cuculo...infatti è stato mio nonno a dirlo...ma i piccioni si possono addomesticare? Cioè, lo lascio sempre libero, ma poi lui torna? Se gli do un nome e lo chiamo lui arriva? Perchè una volta mia mamma aveva addomesticato una gazza ladra, si chiamava lùlù e la lasciava sempre libera ovviamente, ma le stava sempre vicino e appena la chiamava lei veniva...
si se lo allevi te e lo chiami ogni volta che mangia sarà estremamente difficile liberarsene sopratutto se sarà maschio! puoi tranquillamente liberarlo quando mangia da solo e con ogni probabilità non si allontanerà
a me x la colorazione sembra piu una tortora dal collare orientale,cmq è della stessa famiglia dei piccioni,cambiano le dimensioni piu ridotte rispetto ai piccioni,ma l'alimentazione è la stessa
Adesso è ancora piccolo per poter capire il sesso.
Io ne avevo allevato uno poco più giovane del tuo; stava in giardino ed entrava a dormire nel capanno degli attrezzi (avevo fatto un buco appena sotto il tetto, così che non potessero entrare anche i gatti.
Una volta cresciuto continuavo a non capire di che sesso fosse, non so quale sia il metodo giusto.
Comunque visto che le galline quando sono in periodo riproduttivo se mi avvicinavo si accovacciavano ad ali larghe, ho pensato di fare la stessa cosa con Gelsomino.
Quando gli accarezzavo la schiena lui si accovacciava allargando un poco le ali e drizzando il posteriore e quindi ho capito che era femmina.
Continuava a vivere libero in giardino e naturalmente volava via per i fatti suoi, ma tornava sempre.
Quando mi vedeva che lavoravo nell'orto arrivava subito a posarsi sulla mia spalla e a frugarmi fra i capelli col becco.
Un giorno è tornato con un bellissimo compagno che ho chiamato Ghibli, perchè aveva i colori della sabbia del deserto e entrambi hanno continuato a vivere lì.
Hanno avuto tre di nidiate, poi una sera Gelsomino non è tornato; non è mai più tornato.
Purtroppo ci sono pericoli anche per loro: gatti, rapaci, incidenti vari; dove abitatvo io a quel tempo c'era gente che si divertiva a sparare con la carabina ad aria compressa a tutto ciò che volava...
Dopo qualche mese Ghibli, che continuava a vivere nel giardino, ha portato una nuova compagna.
Maljnka mi dispiace per Gelsomino...a me è successa la stessa cosa con una gazza ladra che avevo trovato 4 mesi fà...l'avevo chiamata come la gazza che aveva mia mamma tanti anni fà...Lulù...quando ha cominciato a volare ero contentissima...per un paio di giorni volava via e tornava...ma un giorno non tornò più...sicuramente qualche gufo,civetta o barbagianni di notte oppure qualche gatto o aquila di giorno se la sono mangiata...ci sono rimasta malissimo...
Comunque con il piccolo piccione ho provato a dargli del pane con il secondo metodo che mi hai detto tu, cioè masticandolo e poi darglielo, ma non vuole mangiare...vuol dire che ancora non si fida...l'ho dovuto imbeccare...
Alla fine l'importante è che mangi.
Certo devi riuscire a fargliene inghiottire una bella quantità.
Io cercavo anche di abituarlo a mangiare da solo; mettevo vicino a lui un po' di granaglie e poi ci picchiettavo sopra col dito per fargli vedere come si fa a becchettare; piano piano ha imparato.
Poverina anche la tua Lulù! E' sempre un gran dispiacere quando capitano certe cose, ma purtroppo è il rischio di tutti gli animali che vivono in libertà.
Pensa che Gelsomino l'aveva già scampata bella una volta.
Un mattino sono andata in giardino e lei non c'era; ho trovato solo le penne della coda....il gatto dei vicini, evidentemente.
Ricordo che ero molto triste e come pensavo alei mi mettevo a piangere.
Passati 5 giorni, una sera tornando a casa con mio marito che a quel tempo faceva il camionista, sono andata a vedere nel capanno perché speravo sempre e...Gelsomino, sì, era proprio lei, era lì dentro!
Appena mi ha visto mi è volata in testa "pigolando"; mi ha fatto tante di quelle feste!
Purtroppo invece la seconda volta l'ho aspettata invano.
mi dispiace anche a me per la tua gazza so cosa si prova aperdere un'animale caro purtroppo!
certo che devi vivere proprio in un bel posto se un'aquila potrebbe avere predato la tua gazza (è ironico)
comunque non è da escludere che si sia avvicinata troppo a qualche altra persona che se la è tenuta , non sono nuovo ad esperienze simili, pensavo che la mia cornacchia in semilibertà fosse morta 5 anni fa invece ho scoperto che l'aveva catturata un signore
Certo che ce ne sono di persone bastarde...comunque volevo chiedervi una cosa...io qui ho dei pastoni, che usavo anche per la gazza, li posso dare anche al piccione oppure no? Perchè io ieri gli ho dato quelli e adesso è molto arzillo...
Al momento se non hai altro dagli pure quello; non ti so dire se sia idoneo, non so quale sia la sua composizione, dato che la gazza è un uccello onnivoro.
in ogni caso penso che se anche non fosse proprio il massimo per lui, per un breve periodo non gli farà certo male.
Però lunedì procurati delle granaglie e prima di dargliele lasciale a bagno in acqua tiepida perché si ammorbidiscano leggermente e si gonfino un pochino.
Anche se lo imbecchi manualmente, mischia alle granaglie un po' di saliva, così le digerirà meglio.
Dopo che ha mangiato dagli anche un poco di acqua.
Il pastone è per insettivori, ma ho anche quello che uso per le cocorite...adesso ti do le composizioni di entrambi:
1)Pastoncino alla frutta per uccelli insettivori e canori. Composizione: farine di cereali, precotte e biscottate, farina di crisalidi, frutta disidratata, estratti di proteine vegetali, estratti di proteine animali, miele, lieviti, bacche di ginepro e di sorbo degli uccellatori, calcio marino in polvere, vitamine protette e oligoelementi in forma biodisponibile, aromi naturali.
2)Pastoncino morbido per l'allevamento e la muta degli uccelli granivori. Composizione: cereali, oli e grassi, zuccheri, sostanza minerali, semi, estratti di proteine vegetali, frutta, uova e prodotti a base di uova, sorbitolo, L-lisina, DL-metionina, lieviti, aromi naturali.
Secondo te per ora qual è meglio da dargli? Forse il secondo, vero?
Le prime 24 - 48 ore dal ritrovamento sono decisive per la sopravvivenza; animali che apparentemente sembrano star bene possono aver riportato traumi interni di cui non ci possiamo accorgere e che ne provocano la morte entro un certo numero di ore.
Probabilmente la piccola ferita che hai riscontrato nel tuo trovatello era solo un piccolo segno di un trauma interno più importante.
Certo, dispiace quando capita così; pensa però che almeno ha trascorso le sue ultime ore accudito e tranquillo, invece che per strada, esposto a tanti altri pericoli, affamato e impaurito.
il pastoncino per insettivori potrebbe essere anche un veleno per gli uccelli strettamente granivori, ma dalla composizione da te data non mi sembra uno di quelli strettamente proteici
Ma dovrebbe essere somministrato per un tempo abbastanza lungo e in una certa quantità per provocare l'eventuale morte, e non mi pare sia stato il caso di questo piccioncino.
Dici che un cibo inadatto può avere un effetto tossico quasi fulminante?
Devo quindi desumere che non va bene nemmeno il tuorlo d'uovo che parecchi anni fa avevo usato ad integrazione di ogni pasto per nutrire 2 piccioncini di mia madre ancora quasi implumi, che nutrivo a bocca.
Però sono cresciuti bene e sono diventati adulti; che sia stato solo un doppio caso?
Certo che la causa certa della morte, oltre ogni ragionevole dubbio, la può dare solo un esame autoptico e analisi correlate.
I Columbidi nelle aree urbanizzate trovano veramente di tutto, e non disdegnano certo cibi che in natura non troverebbero mai, come ad esempio i nostri avanzi alimentari.
Consideriamo però solo quello che trovano in natura: si cibano di semi vari, dalle graminacee alle leguminose; di erbe, germogli, ma anche di animaletti, come piccoli insetti e soprattutto piccoli invertebrati che entrano comunemente nella loro dieta.
Pertanto tutti questi alimenti vengono poi utilizzati per produrre il “latte di gozzo”.
La composizione chimica di questo alimento è la seguente:
Come si può notare, dopo l’acqua le proteine costituiscono il maggior componente in percentuale, mentre la quota di carboidrati è decisamente inferiore.
si ma il soggetto della foto ormai non era piu nutrito col latte del gozzo xchè abbastanza sviluppato,infatti dopo la prima sett di vita la produzione del latte decresce progressivamente e i pulli vengono nutriti con cibo semidigerito(prevalentemente granaglie)quindi la % di proteine è inferiore,cmq sono solo congetture,come dici tu x scoprire la causa della morte è indispensabile un'esame autoptico.
dipende molto anche dall'età del piccolo e dal regime alimentare adottato dai genitori in natura, per esempio la tortora selvatica in certi luoghi è solita ingerire molti gasteropodi quindi i loro piccoli sono abituati fin da piccoli ad assumere proteine animali e non subiscono danni , altre tortore in luoghi più agricoli ed urbanizzati hanno una dieta prevalentemente basata sui cereali ed i piccoli sono nutriti solo con questi ed essendo poco abituati ad assumere proteine in grande quantità se vengono nutriti ad uno stadio cruciale come quello trovato con proteine e anche tante subiscono un grave trauma che unito allo stress dell'alimentazione forzata causano con ogni probabilità la morte.
(è ironico)
