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Cari tutti,
gli spunti preziosi che ho trovato in questo forum , limitandomi a leggere come ospite, non sono piu' sufficienti ..come avrete capito dal titolo. Per quanto probabilmente inutile, chiedo a chi e' esperto delucidazioni sul destino della mia cornacchia, per mettermi in pace l'animo che adesso mi trovo sconvolto.
Comincio dall'inizio.
Verso la fine di maggio ho raccolto lungo una strada trafficata da auto che sfrecciano, una cornacchia evidentemente giovane e apparentemente abbandonata. Era alla merce' di chiunque passasse, disidratata e scheletrica, senza alcun istinto di fuga. Non si vedevano i genitori. Sotto il sole cuocente. Feci in tempo a darle un po' di acqua e zucchero mentre mi stava collassando in mano.
Che eta' aveva? Non avendo mai avuto cornacchie in precedenza e non avendole fatto foto, posso solo descriverla : testa grossa, sproporzionata al corpo, sproporzione accentuata dalla coda cortissima o assente. Piumaggio presente in tutto il corpo, col senno di poi, mi rendo conto che avrei potuto notare un filino grigio, come quelli che invece sono gialli nei piccioni che stanno mettendo le piume. Non posso dare per certo questo ricordo. Occhi azzurri, basi del becco rosa. Non volava. Uno scheletrino. E il primo giorno nemmeno camminava, pur non avendo alcun tipo di trauma evidente, ne' gracchiava. Primi passi incerti e goffi fatti pochissimi giorni dopo, ma si evolvevano velocemente in quanto a forza e vivacita'. La tenevo in un cestino da bicicletta grande e la alimentavo a macinato, cosa che l'ha ha portata velocemente a ringalluzzirsi, a emettere i primi "cra", a imparare a stare su bordi del cestino e trespoli di fortuna. Dopo due o tre giorni cosi', nutrita imbeccandola, ho notato che accennava timidamente a beccare oggetti o puntini e allora, poiche' ero determinata a portarla il prima possibile ad un centro o comunque a liberarla, ho approfittato subito di questo gesto istintivo e , prendendola per fame, ho iniziato a metterle il cibo in terra e in poche ore o giorni (uno? due?) ha iniziato a beccarlo da sola. All'inizio aveva molta difficolta' a farlo cadere nel becco, poi ha iniziato ad aiutarsi con la lingua a farlo scendere dalla punta del becco all'interno della gola. Sempre in questi giorni, ha iniziato a fare svolazzi orizzontali sempre piu' lunghi : da 30cm e' passata a un metro e piu', e poi anche in verticale. Anche in questo caso, ho cercato di non rallentare il suo sviluppo ed ho deciso di tenerla libera in casa per chiuderla solo la notte per qualche giorno ancora, e poi subito libera anche di notte, avendole allestito un trespolo con "paracacca" a piu' di due metri di altezza. Inizialmente la mettevo io ( queste erano le uniche occasioni che mi concedevo di toccarla dopo aver smesso di imbeccarla), dopo un bel po' ha imparato ad andarci da sola, con passi intermedi come il volo su un punto piu' alto (la finestra).
Non so che eta' potesse avere. Non aveva le classiche 5 settimane, altrimenti avrebbe volato, all'esterno, pero' non era nemmeno un pulcino appena nato. Forse era caduta dal nido con qualche settimana o giorno d'anticipo a causa del vento della sera prima. E' una mia ipotesi azzardata da prendere con le molle e che rimetto a voi.
In questo periodo il sacrificio piu' grosso e' stato quello di sforzarci di non interagire con lei, nonostante la sua continua ricerca di contatto fisico. Capitava che si sedesse sulle gambe di mio marito, in catalessi per lavoro davanti al pc, nella totale passivita' di lui. E' successo un numero di volte dell'ordine delle unita'.
La complicazione imprevista, fonte della mia piu' grande preoccupazione di questo periodo, e' derivata dalla impossibilita' di separarla dal mio cane col quale a socializzato in mancanza di altre opportunita' piu' interessanti con gli umani. Il rapporto col cane poi si sarebbe evoluto fino a mangiare dallo stesso piatto e nascondere il cibo nel pelo dello stesso, nonche' nel chiedergli l'imbeccata che gli umani le rifiutavano.
Dopo circa un mese, forse meno, le capacita' di volo erano molto migliorate, camminava da tempo sculettando, la testa era ben proporzionata al corpo, aveva la coda e il piglio era non piu' del bambino ma di un vispo adolescente, curioso del mondo e a tratti giocherellone. In questo momento qualcosa di storto, oltre all'amicizia col cane, si aggiunge : fa un volo piu' lungo e sbatte su una porta. Non sembra aver subito danni, non perde la capacita' di volare, le ali sono intatte, ma il giorno dopo notiamo una vescica all'articolazione di un'ala, visibile dalla schiena, e tutta l'ala piu' gonfia, rossa e scostata dal corpo. Ho pensato a una microfrattura, come peggiore delle ipotesi, o a una contusione e cercando su internet ho capito che qualsiasi veterinario per legge ce l'avrebbe sequestrata senza nemmeno fasciarle l'ala, essendo inutile. Allora l'ho "curata" limitandomi a spruzzarle una soluzione freddissima di acqua e sale sulla vescica e sotto l'ala, sulla pelle e non sulle piume. I primi giorni ho cercato di tenerla piu' al buio, perche' stesse un po' piu' ferma ma non del tutto, ma volava normalmente e non mostrava alcun tipo di stress.
L'alimentazione, nel frattempo, si era gia' da settimane arricchita con ricotta, ricotta mista a parmigiano, gamberetti, banane, ricotta mista a parmigiano e vitamine per uccelli, tacchino crudo alternato al solito macinato di manzo, merluzzo, patate, rosso d'uovo sodo, croccantini del cane, ricotta mista a parmigiano vitamine arachidi e pinoli sminuzzati. Non ha mai amato molto la frutta e tendeva ad annoiarsi, per poi gradire di nuovo lo stesso alimento una volta variato con altri. Ha sempre potuto docciarsi, per poi andare da sola sul suo trespolo, ed era diventata vivacissima, ma a causa dell'incidente ho dovuto maneggiarla piu' spesso, dandole degli imbecchi di carne per calmarla e dopo pochissimi imbecchi ha (ri)preso molto piu' forte l'abitudine a chiedere il cibo, fino che ho dovuto accontentarla almeno prima di dormire, nell'ultima salita serale sul trespolo.
Abitudini esterne.
Fuori di casa nostra, al piano terra, ci sono due gatte dei vicini, non allontanabili. Quindi la cornacchia in tutta la sua permanenza ha fatto solo un volo esterno su una ringhiera alta ed ha camminato fuori dalla porta, di giorno, sotto la nostra strettissima sorveglianza.
Abitudini interne.
Ha volato in tutta la casa, potendo fare voli lunghi 10 mt. A causa dell'incidente, credo che abbia imparato subito a fare delle virate a gomito (gia' uno o due giorni dopo) e sembrava molto agile e precisa. Ieri sera ha volato senza posarsi per diverse volte, cecando un nascondiglio per un pezzo di cibo. La nostra casa, purtroppo per noi, e' un cantiere : piena di oggetti in disordine e di anfratti in cui frugare, spostare, nascondere, distruggere.
Ieri sera, a causa del caldo torrido, abbiamo tenuto la porta di fuori aperta piu' a lungo e tardato a mandare la cornacchia nella sua camera : a un certo punto E" VOLATA FUORI COL BUIO SOTTO IL MIO SGUARDO SGOMENTO. Sono corsa fuori e l'ho vista fare voli molto lunghi sotto la luce dei lampioni per poi posarsi su un platano della via principale, parallela alla nostra ben piu' calma. Nonostante l'ora tarda, il destino ha voluto che si concentrasse una confusione insolita di auto e dei mezzi dell'AMA e di luce che l'hanno spinta a volare di nuovo verso l'interno, ma tra due palazzine diverse e poi su un filare di pini. Avevo gia' messo in conto di passare la notte fuori, sotto gli alberi su cui si era posata, ma dopo settimane di siccita' e' successo l'incredibile che nemmeno era previsto sul meteo : un temporale fortissimo a meta' della notte, con raffiche spaventose, l'ha tirata giu' dai pini su cui stava gia' da due ore. L'ho vista che in parte veniva trasportata dal vento, in parte gestiva il flusso d'aria verso una zona decine di metri piu' in la', insomma, con un volo incerto a causa del vento deve essere di nuovo finita sugli alberi della via principale oppure su zone verdi abbandonate poco oltre un cantiere, non ispezionabili.
Ci siamo dati i turni passando la notte fuori ma non l'abbiamo vista o non l'abbiamo riconosciuta quando all'alba le cornacchie si sono svegliate e cercate coi richiami. In terra per strade marciapiedi e cortili aperti al pubblico non c'era, intorno vi sono parchi o proprieta' abbandonate con vegetazione, anche di alto fusto e in tutti questi posti vi sono un po' di cornacchie. Nel cantiere non l'hanno vista.
Con tutto quello che vi ho raccontato, e' plausibile secondo voi la speranza che al mattino abbia sentito i richiami delle altre cornacchie e le abbia seguite? E' possibile che trovi il cibo da sola, dal momento che certo non ritrovera' la strada di casa, benche' vicina? Siamo usciti col cane, con la speranza che ci riconosca e si avvicini : ha senso?
L'ho tenuta, invece di portarla alla LIPU piu' vicina, perche' non mi hanno assicurato di avere voliere intermedie per rimetterla in liberta' dopo un riadattamento, mentre alla LIPU dove andavo di solito ce le hanno ma non potevo fare subito 300km con l'auto scassata. Ora il dolore e' immenso anche se ho fatto ogni sforzo per non legarmici e per non legarla a me. Era come un bambino. Aiutatemi anche se non me lo merito, vi prego.
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