Parrocchetto morto di infarto

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max100max
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Iscritto il: 12 giugno 2024, 21:42

Parrocchetto morto di infarto

Messaggio da max100max »

Buonasera a tutti e ringrazio per l'ammissione.
Sono distrutto per quello che mi successo. Il mio parrocchetto, nesquic, di quasi 2 anni è morto ieri per un infarto!

Sono qui per sfogare tutte le possibilità relative alla tragedia. Si perché non mi do pace.
Sono in macchina con il parrocchetto per andare in fretta dal veterinario, aviario non distante dalla mia abitazione, quando sento tre strilletti e vedo la morte del mio amato.

Ma come arriviamo a questo punto?
Se qualcuno ritiene di additarmi come responsabile della tragedia, che lo faccia perché probabilmente ho sbagliato qualche cosa.

Lo prendo quando ormai può dirsi quasi svezzato. 30 giorni (più o meno) di inbecco e passiamo alla fase del cibo solido.
Nessun problema, sta mettendo tutta la serie spettacolare di piume blu, sovra piume e piume della coda che formano il noto disegno caratteristico del volatile.
Da mangiare comincio con estrusi per parrocchetti (versele mi pare) che lui non apprezza molto. Ho anche un cenerino da 16 anni e faccio da mangiare per tutti e due sacrificando più il cenerino che il parrocchetto. E si perché faccio una sorta di "risotto" con riso basmati, estrusi per parrocchetto (che però mi davano la sicurezza che tutti e due ricevevano vitamine e minerali), un poco di miele (ma poco) , zenzero, curcuma (ma non sempre) e uovo.
La cottura in quattro step tutti fatti con microonde. E questa era la base. Si parla di un paio di cucchiaini per ogni pappagallo (che non consumavano nemmeno tutta). Poi una fettina di mela tagliata a strisce e ancora delle fettine (trasparenti ma era solo per invogliare il parrocchetto) di uovo sodo sbattuto e cotto a bagnomaria. L'uovo a bagnomaria durava 2/3 giorni almeno. Quindi era veramente poca roba. Mi viene in mente che questo "risotto" lo cucinavo con un pezzetto di carta forno sotto per non farlo attaccare al mestolo dove veniva cotto dal vapore.

Ho visto poi una puntata di Report dove si parlava dei veleni Pfas e questo potrebbe motivare alcune risposte relative alla carta forno.

Poi ho cominciato ad inserire un poco di semi di cardo,di scagliola, noci, mandorle che trituravo a granella e tutto proseguiva bene. Stavano tutti e due i pappagalli in buona salute.
Ho notato che il parrocchetto lavorava continuamente con il becco come a cercare cose sulla pelle e in corrispondenza di nei per esempio ma ho pensato che stesse solo capendo che cosa aveva intorno visto che alla sua età era tutto nuovo. Ma questa cosa ha sempre continuato e io non conosco le abitudini del parrocchetto e non gli ho dato un gran peso anzi era anche piacevole che dava questi morsetti.

Finisco gli estrusi che usavo per il "risotto" (e ho rimandato per ricomprarli) e facevo questo "risotto" con la granella ancora più fina che loro lasciavano, al posto degli estrusi mettendo anche la mela tagliuzzata.

Un paio di mesi fa ho notato che su una penna della coda aveva un po' di sangue. L'ho ripulito pensando che fosse stato un problema con la voliera a produrre quel sangue visto che stavano tutto il tempo liberi nella stanza a loro dedicata.

Con il passare dei giorni le piume della coda hanno cominciato a diradarsi fino a cancellare la coda. Cosa che succede una settimana fa (più o meno) ma lui riesce a volare anche senza le piume della coda e ho pensato alla muta delle piume anche andando a vedere altri siti su internet.
Lui faceva capire molto bene che cosa voleva fare. Per il bagnetto per esempio, mi faceva capire che voleva farlo in quel momento. Infatti ha cominciato a rivoltare il contenitore di plastica dove gli mettevo il cibo e non mangiava più la granella o la mangiava poco.
Visto comunque che mangiava e volava correttamente. Si aggrappava alla voliera e sembrava tutto a posto, al ritorno a casa, dopo essere andato a fare un po' di spesa, mi accorgo che perde l'equilibrio e non afferra il trespolo. Di corsa chiamo il veterinario che dopo sentitomi mi dice di andare di corsa da lui ma a metà strada, anche un po' sbattuto nella gabbia, con la macchina che comunque guidavo piano, il tracollo e la morte.

Le domande sarebbero tante e le risposte sarebbero molte ma io vorrei sentire da voi dove ho sbagliato.
Ho sottovalutato i segni premonitori?
Ho usato troppa frutta secca?
Il pappagallo si era ammalato neurologicamente?
Non aveva abbastanza nutrienti?
La perdita della coda era un grande segnale?
Per cosa? Una malattia degenerativa, batterica, virale?
E dove poteva prenderla se stava a casa?

Insomma io non mi do pace. Sto molto male perché era veramente un amore. Si faceva fare tutto da me e adesso mi sento come se lo avessi tradito.
Si una cosa. Avrei dovuto metterlo in una scatola per portarlo dal veterinario invece di farlo sballottolare nella gabbia.
Con grande dolore vi saluto e se vi va leggerò le vostre risposte o i vostri quesiti. Grazie


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