Alla fine è andato tutto bene, vi scrivo per raccontarvelo... ve lo avevo promesso
Il piccolino in ritardo sulla tabella di marcia l'ho imboccato per un mese intero, è stato bellissimo, ci capivamo al volo e lui si arrampicava sulla spalla... poi quando era ora di andare a nanna riconosceva la sua gabbietta e ci tornava da solo, o meglio ci tornava con il suo fratellone (quello verde a faccia arancio) che ho imboccato insieme a lui per tre settimane. Erano dolcissimi, si volevano (e si vogliono tuttora, tanto che non possono stare l'uno senza l'altro) molto bene e si proteggevano a vicenda, ma non potevo tenerli con me... avrei fatto uno sbaglio. Per quanto potessero imparare da me, non avrei saputo svezzarli come la loro mamma ha fatto, già perchè ho deciso passato il mese di ridarli ai genitori. E vi assicuro che è stato altrettanto bello scoprire come sapessero già volare (con me non volavano), come sapevano gridare forte (con me non parlavano molto, solo il piccolino per chiedermi la pappa) e come sapevano incuriosirsi per ogni minima cosa... è stato bello tornare a vedere la madre prendersene cura senza spennarli, vedere come gli altri tre fratelli grandi non li avevano scordati, è stato bello vedere il padre imboccarli e proteggerli dall'altra coppia di pappagalli adulti... è stato bello vederli crescere come dei veri pappagallini, come è la loro natura, in un grande spazio tra rami e loro simili (volano come dei matti nella voliera).
Con cippotto (questo è il nome del piccolino in ritardo sulla tabella di marcia) giocavamo con una pallina colorata, la rincorreva sul tappeto... e mi rubava i pastelli, impazziva di fronte a qualunque colore gli capitava davanti. Con Andrew (questo è il nome del verde a faccia arancio) era tutto un pò meno coccoloso, ma anche a lui piaceva essere carezzato e lasciato addormentarsi nella mano. Ora Andrew non si lascia più avvicinare, ma se lo chiamo mi guarda curioso, come se sorridesse, poi mi vola vicino (ma non troppo) e se ne ritorna dalla madre che lo adora, non fanno altro che stare vicini e spulciarsi... Cippotto invece è rimasto quello che era, simpatico e giocherellone, si avvicina e si fa carezzare e lottiamo mentre io gli tengo il becco per poi coccolarlo sulla testolina mentre lui chiude gli occhi, per non dire come si diverte a tirare lo spago che gli porgo e tiro dal lato opposto, ma poi anche lui torna dal padre e dal fratello da cui non si separa mai
Se penso che Cippotto era piccolo si e no due centimetri, tutto rosa e spennacchiato, e che tremava tutto mentre gli davo il succo di mela arrangiato per tenerlo in vita... e se penso Andrew che in un angolino del nido, tutto ferito, era terrorizzato da qualunque rumore e qualunque cosa lo toccasse al di fuori di noi...se penso a queste cose ora che sono grandi e bellissimi trovo che la natura sia una cosa fantastica, negli animali, nelle piante ed in ogni più piccola forma di vita.
Grazie lotte, ilyna, per i vostri consigli

Freelands
ps: mi rivedrete alla prossima covata, ora che lei si è ripresa e non si spenna più siamo fortunati ad aver tolto il nido... avrebbe fatto figli a ripetizione!