Dieci giorni fa mi hanno portato un rondone che era stato rinvenuto a terra in un vicolo.
Il poverino a quanto ho saputo era già da qualche ora che era stato raccolto e aveva trascorso tutto il tempo fra le mani ora di questa, ora di quella persona…
Le penne erano un po’ “spettinate”, ma per fortuna non erano spezzate e con una bella lisciata sono tornate a posto, anche se le ho trovate di aspetto opaco.
Era parecchio magro e lo sterno si presentava piuttosto affilato, ricoperto solo dalla pelle; anche i muscoli pettorali erano scarsi e sulla schiena erano chiaramente apprezzabili le ossa.
Tremava come una foglia, era molle come uno straccio, decisamente non reattivo, e teneva gli occhi chiusi.
Ho detto ai soccorritori che avrebbero dovuto metterlo in una scatola di cartone con qualche foro di aerazione e tenerlo in un luogo non luminoso e tranquillo per non stressarlo ulteriormente, e soprattutto di non tenerselo in mano e rigirarlo sottosopra mostrandolo a tutti i curiosi!
Per prima cosa gli ho datto qualche goccia d’acqua.
E’ un giovane di quest’anno, con le penne orlate di chiaro e le remiganti di circa 3 cm. più lunghe della coda.
Non aveva lesioni apparenti o deficit fisici visibili.
E’ la prima volta che vedo questo uccello così da vicino; finora non mi era mai capitato di soccorrerne.
Solo una volta, parecchi anni fa, avevo raccolto un balestruccio adulto preso da un gatto; fortunatamente si trattava del gatto di mia madre che al 90% quando prende un uccello lo tiene così delicatamente che non gli fa male, poi lo porta a vedere, lo posa a terra e se ne disinteressa.
Ho tenuto il balestruccio per un paio di giorni, imbeccandolo, poi l’ho lasciato volare via.
Da quanto avevo letto, il rondone è un po’ complicato da accudire e cercando notizie qua e là, a volte addirittura contrastanti, sono incappata in questo forum e siccome mi è sembrato molto valido, ho deciso di iscrivermi.
Tornando al rondone, l’ho esaminato per vedere la situazione parassiti, ed infatti aveva parecchi acari tipo quelli dei polli e molti altri parassiti che non avevo mai visto: animaletti di color marrone, con il corpo chitinoso diviso in tre segmenti, testa, torace e addome, quindi insetti.
L’addome è a forma di goccia, quasi piatto dorsalmente e concavo ventralmente, e sono pochissimo veloci.
Mi sapete dire come si chiamano questi parassiti?
Non aveva invece alcun tipo di zecca.
Ho quindi messo una goccia di Frontline (non Combo) sul collo del rondone (l’avevo già usato su altri uccelli e galline) e dopo poco ho cominciato a trovare i primi parassiti moribondi; ora è pulito.
Pesava 25 grammi scarsi.
Le prime due imbeccate sono state facilitate dal rondone che apriva spontaneamente il becco e inghiottiva da solo senza problemi.
Ovviamente in seguito ho dovuto forzarlo io aprendogli delicatamente il becco.
Per fortuna sua in questa operazione ho una lunga esperienza e non ho avuto alcun problema.
Ho cominciato ad alimentarlo con carne cruda macinata di manzo.
Non ho trovato però i grilli, ma solo le solite camole del miele che utilizzo già comunemente anche per gli uccellini che sono qui e che non sono idonei al volo e quindi alla reimmissione in libertà.
Somministro anche una goccia di Idroplurivit al giorno e un paio di gocce di Rossovet Carnitina.
Le camole del miele prima di darle ad uccelli giovani e inesperti le uccido prendendole per la testa con una pinzetta e sbatacchiandone la coda su una superficie dura, come ho visto che fanno gli uccelli; mostrando loro questo sistema ho notato che imparano presto a fare la stessa cosa; la testa poi la schiaccio con la pinzetta, così mangiano tutta la camola senza perdita del contenuto.
Schiacciando o togliendo semplicemente la testa la camola continua ad agitarsi e temo che possa nuocere.
Non sapendo se al rondone potesse far male una camola che si agita nel gozzo, ho fatto appunto così, però per lui le ho anche decapitate per renderle più digeribili, ma logicamente questa procedura causa la perdita della broda che contengono, quindi penso che buona parte del nutrimento vada così persa.
Sia spezzettandole, che dandole intere, ho visto che nelle feci c’era intatto tutto il rivestimento chitinoso e mi sembrava che gradisse di più il macinato di manzo; con le camole cercava di ribellarsi.
E’ cresciuto di peso un paio di grammi, poi ha avuto una regressione costante di peso; alla fine ho deciso di dargli solo il macinato, vitamine e carnitina.
Per fortuna ha preso a crescere regolarmente di un grammo al giorno e stamattina pesa 31 grammi.
Anche la forza fisica sta aumentando; da ieri ha iniziato a fare esercizi di volo;
![041 [smilie=041.gif]](./images/smilies/041.gif)
parte dal pavimento e nel giro di poco meno di 2 metri si alza fino a 40 cm di altezza e resta lì a librarsi per qualche secondo, poi atterra smorzando l’impatto con qualche battito d’ali, dopo di che cammina verso il suo scatolone, meglio ancora verso di me, arrampicandosi sui pantaloni.
Normalmente sta dentro uno scatolone che ha una parte chiusa anche dall’alto; i primi giorni amava stare lì, ma ora preferisce la parte a cielo scoperto.
Ho lasciato una parete molto bassa, in modo che, desiderandolo, possa uscire agevolmente.
Al mattino si mette sul tetto dello scatolone e si gode i raggi del sole.
Gli esercizi di volo e i periodi di massima attività sono il mattino al sorgere del sole e soprattutto il tardo pomeriggio, quando il sole si appresta a calare.
E’ in quel momento che fa i suoi voletti verso la finestra.
Nella stanza non ha pericoli, quindi posso stare tranquilla.
Nello stesso locale vivono liberi anche altri 3 uccelli che hanno dei problemi che li rendono inadatti alla vita libera, però comunque frullano un po’ qua e là e il rondone è molto interessato da tutto ciò, anzi, ho notato che se deve scegliere un posto sul pavimento dove sostare, va a mettersi dove ci sono gli altri uccellini.
I rondoni qui sono oramai partiti da un pezzo; l’altro ieri, finalmente, ho visto un gruppetto di ritardatari, una decina, e ieri sera un paio.
Spero che quando sarà il momento di liberarlo, Lindberg (l’ho chiamato così in segno beneaugurale; dovrà intraprendere anche lui una lunga e pericolosa trasvolata su una rotta che ancora non conosce!) dunque, dicevo, spero che Lindberg trovi qualche compagno di viaggio e che non sia preda di qualche rapace affamato…
Partire da solo non è altamente pericoloso in questo senso? Se un predatore lo puntasse quante probabilità di cavarsela avrebbe?
Il gruppo forse darebbe maggior sicurezza, perché, fra tanti, ci sarebbero minori probabilità di esssere il prescelto…ma d’altra parte, se è destino, è destino, anche nel folto gruppo qualcuno ci lascia le penne!
Probabilmente adesso è già in grado di volare e di partire, però voglio aspettare che pesi di più; nel lungo viaggio che lo attende sprecherà molte energie e quindi deve avere una massa muscolare adeguata allo sforzo che dovrà fare e sufficientemente robusta per resistere sulla distanza.
Non avendo termini di paragone, non so dire se come ossatura sia costituzionalmente esile o robusto, quindi non so quale peso dovrebbe avere per essere pronto.
Mi posso basare solo sullo sterno, che non si senta come una lama di coltello, sarebbe troppo magro, ma che nemmeno diventi grassottello come un maialino!
Parlando in termini di peso, quale dovrebbe essere il peso minimo per un individuo di corporatura esile e quale per uno di corporatura robusta?
Le penne ora sono belle e lucide e controllo sempre che non si sporchino le lunghe ali (può capitare sulla punta delle remiganti), nel qual caso pulisco con attenzione usando uno scottex bagnato con acqua tiepida.
Anche dopo che ha mangiato pulisco allo stesso modo il becco e le zone circostanti.
Adesso mangia circa 20 g. di macinato al giorno suddivisi in 4 o più pasti; per il quantitativo mi regolo anche sulla pienezza del gozzo, che non sia eccessiva, e nemmeno scarsa e prima di dare il pasto successivo controllo che abbia già smaltito quello precedente.
Comunque mi fa capire chiaramente quando è sazio, perché comincia a dimenarsi e a cercare di arrampicarsi addosso a me e fa una specie di pigolìo, e quello è il segnale per farmi capire di smettere di ingozzarlo!
Se invece sono un po’ in ritardo sull’orario, si arrampica sullo scatolone e comincia a guardare verso la porta da cui ha capito che entro.
Dopo che ha mangiato mi si arrampica sul braccio sinistro e nasconde la testolina nell’incavo del gomito, allora comincio ad accarezzargli testa e gola, lui chiude gli occhi e si addormenta.
Prima di liberarlo starò attenta alle condizioni meteo che interessano le rotte migratorie; per quanto riguarda temperatura dell’aria come mi devo regolare?
E fino a che epoca sono ancora possibili questi viaggi?