Il merlo, passeriforme molto schivo dal piumaggio nero lucido che fa da contrasto al suo inconfondibile becco giallo. Ottimo imitatore, è dotato di un canto melodioso tanto da essere denominato “il Beethoven dei cieli”, accompagna le nostre giornate cantando per tutto l’anno.
Molto diffuso in Italia, il merlo (Turdus merula) è un passeriforme che presenta grande dimorfismo sessuale che differenzia i due sessi in modo netto e preciso.
Il maschio di merlo, esemplare dal piumaggio completamente nero lucido presenta degli occhi neri molto intensi ed ha la particolarità di avere il contorno degli stessi ed il becco di colore giallo.
Pesa circa 100 grammi, è lungo circa 25 centimetri ed ha un’apertura alare di circa 34/39 centimetri.
Le zampe sono moto sottili e squamose ed hanno un colore nero/bruno. La coda è lunga e squadrata ed è spesso tenuta in posizione eretta.
curiosità: MERLI ALBINI
Negli esemplari di maschio adulto talvolta si possono presentare casi di Albinismo.
In questo caso il merlo ha il corpo bianco e gli occhi rossi.
Spesso possono verificarsi anche pezzature di bianco sul dorso e sulla testa.
La femmina di merlo possiede invece una gola chiara e striata ed ha un piumaggio bruno/scuro.
E’ lunga circa 20-22 cm ed ha il becco marrone.
Molto simili alle femmine e solo con qualche differenza nelle striature del manto sono i giovani di merlo.

Sul terreno il merlo si sposta con piccoli movimenti a scatti protraendo il suo corpo in avanti alternando gli stessi a piccoli passi veloci, mentre in volo è molto agile e leggero.
Il merlo inoltre ha un carattere molto aggressivo che si può notare soprattutto nella stagione degli amori, infatti è possibile assistere a vari battibecchi sia tra maschi che tra femmine.
curiosità: I Giorni della Merla
Stando ad una leggenda, in origine i merli possedevano un manto tutto bianco.
In particolare la tradizione popolare narra che negli ultimi tre giorni di gennaio, i più freddi dell’anno (i giorni della merla), una femmina di merlo stava cercando un riparo con i suoi piccoli.
Ormai senza forze vide un camino e ci si infilò per scaldarsi e salvare i suoi piccoli dal freddo.
La fuliggine ricoprì quei poveri uccellini infreddoliti e da quel momento rese i merli tutti neri.
Diffusione e habitat del Merlo
Il Merlo è una specie diffusa in tutto il mondo, soprattutto in Europa, fatta eccezione per l’Oceania e l’Antartide.
La sua presenza si estende in Asia, in Africa nord-occidentale, nelle Canarie e nelle Azzorre.
In inverno si trasferisce dai paesi più settentrionali a quelli più caldi ma, in paesi dal clima più temperato come ad esempio l’Italia, sarà possibile vederlo volare tutto l’anno.
I merli solitamente amano vivere in zone distanti dalle attività umane quali boschetti o foreste.
Esistono poi merli che si sono adattati a vivere nelle zone urbanizzate.
Non sarà strano infatti vederli in frutteti, vigneti o nei pressi delle nostre abitazioni cittadine.
Pur essendo abituato alla vicinanza dell’uomo, il merlo rimane un volatile molto schivo ed inquieto.
Un minimo tentativo di avvicinarlo o un leggero movimento ha la capacità di metterlo in fuga.
Mangiatoia con cibo per l’inverno
Pur non essendo l’uccello ideale da Birdgardening, come la cinciarella o la cinciallegra, anche il merlo in inverno non disdegna le mangiatoie per uccelli selvatici.
Nelle mangiatoie va alla ricerca di alimenti nutrienti come il pastone per uccelli domestici oppure le palle di grasso.
Se si decide di utilizzare il pastone è preferibile inserire un alimento specifico per uccelli insettivori che, generalmente, contengono insetti essiccati. Farete la felicità non solo dei merli!
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Il canto e il verso del merlo
Potente ed intonato il canto del merlo spicca tra gli altri uccelli.
Oltre ad essere un ottimo cantante il merlo ha la capacità di assimilare memorizzare e riprodurre le voci di altri uccelli.
Può creare melodie complesse ed elaborate che assomigliano a veri e propri brani musicali.
Di solito fa lunghe successioni con varie e brevi pause, e tra i vari fraseggi sarà possibile ascoltare i versi presi in prestito dalle allodole, le quaglie, i fringuelli e talvolta anche le civette.
Dalle prime giornate di primavera fino alla fine dell’estate è proprio il merlo ad annunciare il sorgere del sole con il suo canto.
La femmina del merlo è solitamente più taciturna ma al momento opportuno si fa sentire lanciando il suo grido d’allarme.
Se minacciata infatti emette un chiocciare ritmato che spesso si trasforma in un vero e proprio schiamazzo simile ad un toc-toc-toc.
Riproduzione del Merlo
Già da febbraio i merli maschi cominciano a cantare delimitando il proprio territorio.
Dopo poco ognuno di essi incontra la sua potenziale compagna che inizialmente finge indifferenza saltellando sul prato.
Da qui in poi parte una sorta di corteggiamento in cui il maschio produce un canto singolare, gonfia le piume e con il becco aperto e la coda spiegata si aggira intorno alla femmina facendo brevi inchini, salti e voli.
La femmina, accovacciandosi e facendo vibrare le ali, mostra il proprio consenso.
Il rito si conclude con un breve accoppiamento.
La femmina poi si occupa della costruzione del nido e sceglie un posto ben nascosto a pochi metri dal suolo prediligendo alberi bassi o piccoli cespugli.
Raccoglie fili d’erba, ramoscelli e piccole radici che provvede ad intrecciare e consolidare usando del fango per poi rivestirlo d’erba.
Il maschio invece fa da supervisore e aiuta la femmina a trasportare tutto il materiale.

La femmina di merlo depone dalle 4 alle 6 uova di colore azzurro-grigio, maculate in modo irregolare con puntini grigi riuscendo a produrre fino a tre covate durante tutta la stagione riproduttiva.
Il periodo di cova dura circa 12-15 giorni ed è compito totalmente della femmina.
Al momento della schiusa però entrambi i genitori si occupano di procacciare il cibo e nutrire i propri piccoli.
Dopo due settimane di vita le dimensioni dei pulcini saranno troppo grosse per far proseguire agli stessi il soggiorno nel nido.
I piccoli infatti, sebbene ancora non capaci di volare, cadono dal nido e cominciano a muovere i primi saltelli sul terreno.
A tre settimane i pulcini sono capaci di procurarsi il cibo da soli e consentono alla madre di dedicarsi alla seconda covata.
Il padre intanto ha il compito di educare i pulcini fino al punto di renderli autonomi ed in grado di volare alla fine del primo mese.
Purtroppo circa il 50% dei piccoli merli muore prematuramente restando vittima di intemperie e malattie o a causa dei predatori che saccheggiano i nidi come ad esempio le faine o, nelle zone urbane, i gatti.
A dispetto dell’elevato tasso di mortalità però il grosso numero di nidiate fa si che la specie non subisca grossi cali di popolazione.
Alimentazione del Merlo

I merli sono uccelli onnivori e, in generale, tendono a magiare di tutto.
Riescono infatti ad adattare la propria dieta in base all’ambiente che frequentano.
Nella bella stagione passano lunghe ore in cerca di cibo nel terreno prediligendo vermi e lumache, ma anche insetti come ad esempio le formiche.
Nelle aree abitate è possibile vederli mentre si spostano tra giardini e i vasi posizionati sui terrazzi alla ricerca di insetti e vermi nel terreno.
Non è raro però vederli beccare frutti (mele e pesche) o raccogliere bacche, semi e cereali.
ALLEVAMENTO DEI MERLI IN CATTIVITA’
Il Merlo così come molti altri turdidi è un uccello che viene allevato in cattività per le sue doti di uccello canoro.
In Italia l’allevamento del merlo è consentitosolo dietro autorizzazione provinciale e/o regionale a seconda delle regioni e dei relativi regolamenti.
Trattandosi di un uccello che ama cibarsi prevalentemente di insetti è fondamentale somministrare un alimentazoone adeguata e specifica. Frutti di stagione e pastone per uccelli insettivori non devono mai mancare.
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I Parenti del Merlo
Tra i parenti diretti del merlo ricordiamo: lo storno, il tordo bottaccio e il merlo dal collare.
Lo Storno è un uccello molto simile al merlo ma si differenzia dallo stesso per il piumaggio nero maculato e la coda a punta.
Questo uccello è un ottimo imitatore. Ha infatti l’abitudine di imitare il canto del merlo. D’inverno si sposta in grandi stormi formando grandi dormitori sia in città che in campagna.
Il Tordo, spesso confuso con la femmina del merlo sebbene abbia il ventre più chiaro, frequenta gli stessi ambienti del merlo ed ha abitudini molto simili allo stesso.
Il Merlo dal collare infine possiede un piumaggio nero/bruno ed è caratterizzato da una sorta di mezza luna bianca sul petto (ecco perché il nome di merlo dal collare).
Nidifica soprattutto nell’ Europa centro settentrionale ed è possibile vederlo nelle nostre regioni durante il processo migratorio verso l’Africa.