La falconeria ha origini molto antiche, anche se noi italiani, o meglio europei, siamo soliti attribuirla all’ imperatore Federico II di Svevia, re della Germania, che sedette sul trono del Sacro Romano Impero dal 1211 al 1250.
La falconeria non è nata in un solo paese o continente, ma è legata alla vita nomade dei pastori, pur essendo un’arte che ha bisogno di una certa cultura, per quanto riguarda l’ornitologia, ma anche di costosi mezzi di sussistenza.
Notizie sull’origine della falconeria si hanno da diversi paesi del mondo, come la Mongolia, la Cina e la Mesopotamia.
Però notizie più importanti provengono dal Giappone: qui a partire dal 655 d.C. si assistette ad un’ampia diffusione dell’arte della falconeria.
I primi secoli dopo Cristo furono caratterizzati da una maggiore diffusione della falconeria verso l’Occidente; questo perché in Arabia, prima di Maometto, la falconeria era amata dalle tribù, ed è proprio grazie alla venuta degli arabi nel mondo europeo, che si è andato sviluppando sempre più il culto dei falchi.
Infatti già a partire dal 500 d.C. in Grecia era diffusa questa passione, come dimostra un mosaico presente all’interno della Villa del Falconiere ad Argos.
Da questo momento in poi l’arte della falconeria avanzò sempre più, tanto da divenire materia di studio per la formazione dei re e della nobiltà.
Inoltre a partire dal xv secolo i falchi divennero un segno distintivo, tanto da essere affidati, secondo la specie, a persone di livello sociale adeguato.
Ad esempio in Inghilterra al re veniva affidato il girifalco, per un falco pellegrino si doveva essere almeno conte; mentre il cavalieri potevano aspirare ad un falco sacro, a differenza del signore che poteva avere solo un falco lanario.
Le altre classi sociali, per cui non potevano possedere tali specie di falchi.
Si può anche vedere come la falconeria si sia diffusa anche nell’America precolombiana, dove si racconta che, all’inizio del 16°secolo, alla corte del re azteco Montezuma, un gruppo di uccelli da preda veniva addestrato per la caccia.
Ai giorni nostri le cose sono un po’ cambiate, infatti i cultori della falconeria sono più diffusi in Arabia, a differenza di altri paesi dove sono presenti pochi amanti di questa arte, i quali sono disposti a tutto per continuare praticare la loro passione che dà loro tantissime emozioni, che non è possibile raccontare o descrivere perché troppo profonde.
I paesi in cui i falconieri si sono diffusi a migliaia sono la Germania e l’Inghilterra che vantano il primato per il maggior numero di falchi posseduti.
Il sogno di tutti i falconieri del mondo è quello di poter far amare la loro passione, di farla conoscere a tutti e di poterla praticare con tanta gioia. Tutti speriamo che questa arte, così definita dai falconieri, sia sempre presente nel mondo.