Il grit, insieme all’osso di seppia, è forse l’alimento più utilizzato nell’allevamento degli uccelli da gabbia e voliera, consigliato da allevatori, esperti, libri e riviste del settore per il ricco apporto di calcio e per la funzione di macina che esso svolge all’interno del ventricolo degli uccelli.
Il grit, che generalmente si trova in commercio, è un composto formato essenzialmente da gusci di ostrica tritati, da piccole quantità di carbone vegetale e altri minerali.
Grit: esistono due tipi
Grit solubile: composto da carbonato di calcio, viene assorbito dall’apparato digerente dell’uccello e costituisce un’importante fonte di calcio, soprattutto in quei particolari periodi di stress fisiologico, come ad esempio il periodo della deposizione. Il grit solubile è composto da gusci d’ostrica tritati ed in commercio viene venduto insieme a piccole dosi di carbone vegetale che ha lo scopo di fungere da regolatore intestinale assorbendo eventuali sostanze tossiche presenti nell’intestino dell’animale.
Grit inosolubile: composto da silicati, non viene assorbito dall’apparato digerente dell’uccello e pertanto permane nell’organismo svolgendo la funzione di “macina” all’interno del ventricolo, facilitando così la digestione soprattutto in tutti quegli uccelli granivori, come i polli, i piccioni, ecc, che sono soliti ingurgitare i semi con tutta la buccia.
Consigliamo, per approfondire questo argomento, la lettura dell’articolo “L’importanza del calcio in allevamento” a cura di Biagio D’Amore.