Caccia fotografica di Fenicotteri rosa in laguna Caleri

Una battuta di caccia fotografica di Fenicotteri rosa in laguna Caleri, un’oasi per tutti gli appassionati di birdwatching e fotografia naturalistica nel cuore del Delta del PO

Che il riscaldamento globale sia una realtà, ce ne siamo accorti tutti, ma è interessante notare come, quest’anno, tutti i notiziari abbiano riportato con ampio rilievo, dell’aumento della temperatura del mare, della colonizzazione dei nostri mari di pesci tropicali, della massiccia presenza delle meduse.

Tuttavia, i cambiamenti climatici non hanno infuenzato solo la fauna marina, ma hanno contribuito anche al cambiamento delle abitudini degli uccelli migratori.

Fenicotteri rosa mentre mangiano
I Fenicotteri si cibano di gamberetti e altri mollusci acquatici che riesco a catturare immergendo il lungo collo e la testa sott’acqua e filtrando. – Foto: Gildo Mattiazzi

Ad Agosto mi sono recato, per una battuta di caccia fotografica, in laguna Caleri, che insieme a Vallona, Barbamarco, Batteria, Burcio, Basson e Bonelli Levante fanno parte del Delta del Po lato Veneto.

Per capirci, partendo da Porto Viro, percorrendo la Romea in direzione Venezia, si seguono le indicazioni per l’isola di Albarella.

Lasciando la statale Romea all’altezza di Rosolina, si percorre un argine che costeggia tutta la laguna e chi è in grado di apprezzarlo, può godersi uno spettacolo della natura: stormi di uccelli acquatici che tranquillamente cercano il cibo, all’interno della laguna.

Come mia abitudine, avevo con me la mia compagna di sempre, una reflex Canon con teleobbiettivo.
Mi sono addentrato lungo l’argine, con un occhio alla strada ed un occhio alla laguna, fino a quando ho iniziato ad intravedere i primi volatili.

Fenicotteri rosa in laguna Caleri

Ed è qui che ho avuto la sorpresa più grande, in fondo alla laguna, esattamente dalla parte opposta all’argine vi era uno stormo di fenicotteri rosa.

Fenicotteri rosa nella laguna Caleri
I Fenicotteri presentano un piumaggio di colore bianco e la classica colorazione rosa è da attribuire a “coloranti naturali”, i carotenoidi che sono contenuti nei gamberetti di cui si nutruno. – Foto: Gildo Mattiazzi

Per un momento non credevo ai miei occhi! Mi sembrava di essere in uno dei laghi africani, si quelli dei documentari di National Geografic, dove miriadi di fenicotteri filtrano l’acqua con il loro becco alla ricerca di gamberetti ed altri molluschi che costituiscono la loro dieta principale. Invece ero in Italia!

A quel punto però, allo stupore si è sostituita la determinazione. Ho fermato la mia automobile ed armato di galosce ho sfidato le torme di zanzare che mi aspettavano vicino all’acqua e sono andato alla ricerca di qualche scatto.

All’interno della laguna Caleri, è stato allestito un percorso per BirdWaching, dove si ergono anche alcune torri per l’avvistamento che facilitano l’operazione di avvistamento e permettono la realizzazione di scatti fitigrafici da una posizione privilegiata.

In questa zona, vi sono diverse Garzaie, situate sia nei canneti che nella parte boschiva. La zona dove si possono avvistare i fenicotteri si chiama valle Pozzatini.

uccelli che vivono nel Delta del PO
La zona del Delta del PO è una delle zone umide più importanti, a livello europeo, per la varietà e la quantità di specie ornitologiche che è possibile osservare. – Foto: Gildo Mattiazzi

Per chi è interessato, la zona possiede un patrimonio ornitologico straordinario con oltre 370 specie di uccelli acquatici, stanziali, migratori e di passo che possono essere osservati in tutta la loro bellezza anche da corta distanza.

Anche i fenicotteri, possono essere avvicinati, abbastanza da portare a casa degli scatti soddisfacenti. Io per la mia escursione ho utilizzato un 400 mm e devo dire che non ho avuto grande difficoltà ad arrivare a portata e a realizzare scatti fotografici di qualità.

Va da se che per l’osservazione delle specie ornitologiche è necessario silenzio e tranquillità, per un paio di volte con grande pazienza e circospezione mi sono portato a tiro (fotografico si intende) di un Airone bianco ed ambedue le volte l’arrivo di una automobile particolarmente rumorosa lo ha fatto scappare.

I percorsi sono abbastanza disagevoli per i turisti della domenica, ma per chi è possiede un minimo di attrezzatura, stivali e abiti sportivi, percorrere i sentieri sterrati che corrono sugli argini non è un problema, anche nei tratti dove si deve passare detro l’acqua.

Le lagune sono dei bacini di acqua salmastra, in alcuni punti profondi solo pochi centimetri, delimitati verso il mare da cordoni di dune sabbiose o scanni e, dalla parte del fiume, da barene, banchi di limo o sabbia sommersi periodicamente dalle maree, e da bonelli, isolotti fangosi di origine sedimentaria.

Nei punti dove il mare riesce a penetrare con le sue onde si formano le sacche, uniformi distese d’acqua salata a fondale basso delimitate da bracci del fiume.

Sia nelle lagune, che nelle sacche si allevano cozze e vongole, si pratica la pesca in genere e si cattura il “novellame”, il piccolo pesce che viene allevato in valle.

Per questo motivo la zona è diventata tappa obbligata per gli uccelli d’acqua che qui trovano cibo in abbondanza.

Tra le specie che si possono osservare voglio ricordare Sterne, Aironi Cenerini, Gruccioni, Marangoni minori, Limicoli, Gabbiani minori, Garzette e Nitticore.

La quantità di specie e di individui contati nel Delta veneto è impressionante. In inverno sono presenti fino ad oltre 130mila volatili, la maggior parte dei quali è rappresentata anche da specie di interesse venatorio. Tra queste, per esempio, spicca la presenza del Fischione.

Non mancano peraltro specie particolarmente rare o, considerate originali dalla letteratura scientifica. Si pensi alla Spatola, all’Avocetta, o al Tarabuso e alla Moretta Tabaccata fino allo stesso Fenicottero.

Per fare una puntata nella laguna veneta non vi è un vero e proprio periodo migliore, dipende cosa si vuole vedere.

Un consiglio però lo posso dare, scegliere le prime ore dell’alba o l’orario che va verso le ore blu tra il tardo pomeriggio e il tramonto.

In questi orari, il traffico stradale è molto ridotto e gli uccelli escono a cercare il cibo per cui è più facile fare degli incontri interessanti.

Per i fotografi, consiglio obbiettivi luminosi e garantisco che la luce sulla laguna è tale che non si può tornare a casa a mani vuote.

Ti è piaciuto l'articolo? Condividilo con i tuoi amici
Precedente

Le Valli di Comacchio

Il canto e la parola degli uccelli

Successivo

Lascia un commento