Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Alessandro Capuani, allevatore di pappagalli ondulati di colore, nonchè giudice F.O.I. di Ondulati e autore di un manuale sul pappagallo ondulato. Alessandro si è dimostrato persona appassionata e disponibilissima a condividere con noi e con i lettori la sua esperienza.
Sappiamo che sei figlio d’arte e anche se è facile intuirlo, raccontaci come è scoccata la scintilla con l’ornitologia. E’stato amore a prima vista?
La passione per l’ornitologia è nata sicuramente grazie a mio padre (allevatore e giudice internazionale di canarini forma e posizione lisci), io però differenza sua, sono stato sempre attratto dai pappagalli, nello specifico gli ondulati!
Una passione forte che mi ha “spinto” subito a partecipare alle mostre ornitologiche, confrontandomi con i migliori allevatori italiani e stranieri.
Tutto è iniziato nel 2003 con un ondulato opalino verde scuro, dove con il mio soggetto sono riuscito a conquistare un primo posto. Da quel giorno grazie al lavoro svolto, ho avuto tantissime altre soddisfazioni, vincendo ogni tipo di competizione fino ad arrivare al Mondiale di Ornitologia!
La mia passione è andata a crescere sempre più, così nel 2011 dopo tanti sacrifici, sono riuscito a diventare un giudice F.O.I. di Ondulati, un’altra grande soddisfazione!
Attualmente sono stato promosso anche come Giudice Internazionale di Sezione.
Quali sono le specie di pappagalli che allevi e perché le hai scelte?
Allevo da ormai 16 anni Ondulati di Colore, ho avuto anche una breve parentesi con gli Ondulati di Forma e Posizione Inglesi, ma l’amore primario rimangono loro.
Sono stato sempre attratto da questo pappagallino vivace e colorato!
Come è organizzato il tuo allevamento di pappagalli ondulati?
Il mio allevamento di pappagalli ondulati di colore è strutturato in due stanze di grandezza 3mt x 3mt ognuna, separate ma collegate tra di loro tramite una porta.
Nel primo ambiente mi dedico alla riproduzione dei pappagallini, mentre nel secondo ci sono diverse volierette da 120cm che utilizzo per lo svezzamento dei novelli, ma anche per gli adulti durante il periodo di riposo. Inoltre ho una voliera esterna 2mt x 2mt per il periodo estivo.
Per preparare al meglio i soggetti alle mostre ornitologiche, utilizzo le gabbie da expo apposite. Per sopperire alla scarsa luce, soprattutto nel periodo invernale, utilizzo il sistema alba-tramonto.

Da allevatore esperto di pappagalli ondulati avrai sicurante dei piccoli “segreti”, puoi svelarne qualcuno in anteprima per Hobby Uccelli?
Mi ritengo un allevatore semplice ma senza segreti, sempre disponibile per chi avesse bisogno di consigli di qualsiasi genere.
Quali sono le mutazioni e le varietà a cui dedichi maggiore attenzione? E perché?
Negli anni ho avuto modo di allevare tutte le mutazioni di pappagallo ondulato.
Da un paio di anni, però, per scelta personale, ho ridotto sia il numero di coppie e di conseguenza di mutazioni.
Attualmente mi concentro principalmente nei comuni, corpo chiaro, ino, ala perlata, hagoromo e ciuffati per un totale di circa 40 coppie.

Puoi descriverci il tuo metodo di allevamento? In base a quali criteri formi le coppie e come le prepari al periodo della cova?
Riguardo la formazione delle coppie non faccio una selezione ben precisa, nel senso che credo molto nel ceppo e quindi nella linea di sangue.
Non mi limito insomma ad accoppiare bello per bello ma cercando di formare coppie che si compensano nei pregi e difetti!
Non svolgo nessun periodo pre-cova in quanto sono contrario a somministrare medicinali.
Credo fortemente che la selezione naturale sia molto più forte!!!
Durante il periodo cove utilizzi particolari premure? Che tipo di alimentazione fornisci? Quale nido utilizzi? Insomma vogliamo sapere tutto del tuo metodo di allevamento!
Durante il periodo cove l’alimentazione si basa sul classico misto semi per ondulati, pastone giallo secco a cui aggiungo Colombine Vita e Nekton MSA oltre ad alcune spezie varie.
Vitamine, integratori, pastoncini, misti semi e semi singoli, accessori e tanto altro per pappagalli ed uccelli in generale.
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Ogni tanto fornisco anche un po’ di verdura (sempre asciutta e mai bagnato o di congelatore).
Il nido da me utilizzato invece è realizzato secondo le mie esigenze, non è il classico venduto in commercio, bensì di misure molto più ampie (23x20x22h) con all’interno un cassetto in pvc molto pratico e facile da pulire ma in particolare con un’ampia conca, che ritengo fondamentale, in una prima fase per raccogliere meglio le uova e quindi farle covare perfettamente, successivamente per evitare divaricazioni delle zampe nei pulli.
Da allevatore esperto e giudice di papagalli ondulati, quali sono le principali problematiche nella selezione della specie che allevi?
Io penso che ogni specie abbia le sue difficoltà, non esiste un qualcosa di facile o difficile da allevare, l’importante è conoscere le esigenze dei nostri amici volatili per avere meno problematiche possibili.
Abbiamo accennato al fatto che sei un esperto giudice di Ondulati a tal proposito, quali gli aspetti fondamentali che un allevatore deve sempre tenere ben presente nella preparazione alle mostre ornitologiche?
Per la scelta dei soggetti migliori da esporre, bisogna tener conto di tanti fattori…come dice il nome “ondulato di colore” dobbiamo saper scegliere quelli con colore più uniforme e brillante possibile essendo la voce più importante nella scheda di giudizio, dopodiché la taglia ed infine un disegno discreto possibilmente senza infiltrazioni.
Dopodiché bisogna pensare al piumaggio ed alimentazione.
Consiglio di farli alloggiare per un periodo nelle gabbie mostre per evitare che si possano danneggiare remiganti o timoniere e di dare loro un’alimentazione a base di scagliola assoluta o quasi.

Quali sono i consigli che ti senti di dare a chi vuole intraprendere l’allevamento di ondulati?
Il consiglio che intendo dare a chi si avvicina per la prima volta a questo meraviglioso pappagallino, di partire sempre e solo dai comuni, i quali non dovranno mai mancare all’interno di un allevamento perché sono la base di tutto e soprattutto ogni colore ci aiuta a migliorare qualsiasi difetto e situazione.
Dopodiché di imparare al meglio la genetica, perché senza quella non è possibile crescere ed allevare in senso logico.
Una volta fatti questi due passi, si possono iniziare ad inserire anche le altre mutazioni.
Sappiamo che hai da poco scritto un manuale sul pappagallo ondulato dacci qualche informazione dettagliata in merito.
Ho scritto un libro intitolato “Il manuale del pappagallino ondulato” beh che dire…mi ha dato tantissime soddisfazioni.
Ho avuto l’onore di vendere quasi 500 copie!!!
Il ricavo è stato davvero minimo perché le spese sono state tante, ma l’intenzione era quella di scrivere un qualcosa per aiutare soprattutto chi era alle prime armi, i cosiddetti neofiti, e sono felicissimo di esserci riuscito!