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Canarino York

Il canarino Yorkshire veniva definito “the bird of ring”, cioè l’uccello dell’anello, intendendo che doveva essere così smilzo da passare attraverso una fede matrimoniale.

Il canarino Yorkshire deve il suo nome alla Contea di York, nel nord dell’Inghilterra, tra la Contea di Lancaster, il Cumberland ed il mare.

Le sue origini risalgono alla fine dell’800 (1870 circa), e, nel corso di tutto questo tempo, il suo aspetto è mutato continuamente, sino a diventare una delle razze più eleganti di canarino mai allevate.

Nella vicina Contea di Lancaster veniva allevato un canarino oggi molto raro, arrivato addirittura all’estinzione o quasi, il famoso canarino Lancashire, un canarino di grande taglia (21-23 cm.), contraddistinto dalla particolarità di un ciuffo a ferro di cavallo sulla parte anteriore della testa, portato dal 50% dei soggetti di tale razza.

Esistevano perciò due varietà di Lancashire, il cosiddetto “Coppy”, o ciuffato, ed il “Plainhead”, cioè a testa liscia.

Nelle città di Richmond, Bradford, Leeds ed altre della Contea di York, il canarino Lancashire Plainhead fu incrociato con canarini di razza Bossu Belga, di forma gibbuta, e si pensa anche Scotch Fancy, provenienti dalla vicina Scozia, che erano canarini molto slanciati e con una forma del corpo quasi a semicerchio, dando così origine ad un canarino sempre di taglia molto generosa, sui 19 cm compresa la coda, ma più smilzo del canarino Lancashire.

A questa razza venne dato il nome della Contea da cui aveva avuto origine, cioè Yorkshire.

Il piumaggio era giallo, sia intenso sia brinato, ma poteva anche essere verde striato di nero, oppure cannella (cinnamon), uniforme o pezzato.

Per la sua snellezza tale canarino veniva definito “the bird of ring”, cioè l’uccello dell’anello, intendendo che doveva essere così smilzo da passare attraverso una fede matrimoniale.

Un canarino che oggi gli somiglia è il canarino Llarguet Spagnolo.

Il canarino York di primo tipo fu però in seguito migliorato, anche con l’introduzione di sangue di altre razze, tipo Norwich, ottenendo una nuova razza molto più elegante, con una forma del corpo meno snella ma decisamente più armoniosa, con una sagoma detta “a birillo”.

Anche in questa forma, però la razza non soddisfaceva evidentemente gli allevatori.

Una razza moderna che ricorda molto lo York di questo tipo può essere il canarino Bernois, canarino Svizzero di grande taglia.

Nel 1962 fu stilato lo Standard definitivo, tutt’ora valido, che prevede che il Canarino Yorkshire sia più stilizzato, con la coda portata più alta, mantenendo una posizione eretta sul posatoio.

Fu introdotto nuovo sangue Norwich e la selezione fece il resto.

Effettivamente è un canarino di un’eleganza notevole, ineguagliato alle esposizioni.

Da oltremanica, tale razza fu esportata in tutto il mondo, e si può tranquillamente dire che in Italia esistono soggetti bellissimi, che nulla hanno da invidiare ai migliori soggetti Inglesi.

Io ho esperienze con tale razza risalenti al 1976, quando ne acquistai 3 esemplari da Mr. Gough di Thanet (Ramsgate), dato che mi trovavo in quella zona per motivi di studio.

Erano due femmine ed un maschio, e da allora li ho allevati per alcuni anni, incrociandoli con soggetti Yorkshire Italiani.

Non sono canarini troppo delicati, nel senso che non hanno problemi di malattie importanti o ereditarie come altri soggetti di grande taglia, ma il loro allevamento non è proprio alla portata di tutti.

Cura ed allevamento del canarino York

La loro alimentazione non differisce da quella dei comuni canarini come alimento base, basta un buon misto di semi di marca.

Va somministrata mela fresca a fettine e verdura a piacimento, cuore di lattuga, foglie tenere di spinaci, radicchio dolce, tarassaco, carota.

Sono canarini di grande taglia, quindi hanno necessità proteiche maggiori di altri durante la crescita, tanto che bisogna somministrare loro pastoncini ricchi in proteine.

Anche un complesso polivitaminico nell’acqua da bere almeno una volta al mese è molto indicato, facendo attenzione a non lasciarlo irrancidire. Io spesso fornivo loro succo di tarassaco diluito nell’acqua.

Gradiscono spighe immature di erbe di prato, come le graminacee, il centocchio e la piantaggine, bisogna fare però molta attenzione a raccoglierle lontano dalle strade e dai campi coltivati a causa della polvere, delle benzine e dei pesticidi.

Un’ alimentazione varia ed equilibrata manterrà comunque in ottima salute questi canarini.

Provenendo dalla Gran Bretagna, non temono troppo le intemperie se sono riparati dai venti, ma non sono soggetti adatti a voliere all’aperto.

Meglio alloggiarli in gabbioni o piccole voliere interne, in modo da poter trarre giovamento dal moto e dal volo, soprattutto dopo le cove o quando ci siano pulli in crescita.

In inverno va bene un locale chiuso non riscaldato, dove la temperatura non scenda però al di sotto dei 12 C.

I maschi e le femmine possono svernare insieme, ma bisogna fare attenzione, da Febbraio in poi, a mettere ogni maschio in una gabbia, con la femmina vicino, per evitare lotte furibonde e spettacolari tra maschi, che causano sempre stress nel perdente ed affaticamento inutile.

In primavera è meglio usare il sistema della coppia fissa, con un maschio per ogni femmina.

Sarebbe bene accoppiare sempre un intenso con un brinato, ma siccome di veri intensi è difficile trovarne, si possono accoppiare tra di loro soggetti variegati, oppure unicolori gialli con esemplari verdi.

Se si riescono a trovare dei soggetti semi-intensi, è bene accoppiarli con dei brinati, in modo da non peggiorare le qualità della piuma, che non deve mai essere troppo abbondante, ma liscia, serica ed aderente.

Questi canarini sono perfettamente in grado di allevare la propria prole, a differenza di altre razze giganti alle quali sono indispensabili le balie, però bisogna tener presenti alcuni problemi:

  • non sono velocissimi ad entrare in estro, quando altre razze hanno già i pulli nel nido, i canarini Yorkshire non si decidono ancora a corteggiarsi, ciò quindi limita il numero delle covate;
  • hanno tempi di allevamento molto più lunghi del normale, quindi i due coniugi devono essere molto in forma per reggere la fatica di nutrire i pulli anche per 40 giorni;

Devono cibarsi senza problemi di pastoncini arricchiti di proteine, altrimenti i pulli non cresceranno bene.

Perciò, le coppie di riproduttori devono essere veramente in gran salute, e grande attenzione va posta nella fabbricazione dei pastoni di allevamento.

Per allevare più soggetti, si può lasciare che la femmina deponga le uova, quindi toglierle alla madre naturale per affidarle ad una balia.

Dopo alcuni giorni, la femmina deporrà nuovamente le uova, e questa volta si lasceranno dove sono.

Così, con una sola covata, si ottiene un numero doppio di novelli.

Inutile dire che anche le balie dovranno essere instancabili.

Sono canarini molto confidenti, molto domestici, che assecondano i lavori di pulizia delle gabbie ed i loro spostamenti da una gabbia all’altra, ma è meglio evitare di prenderli in mano, perché non lo gradiscono assolutamente, e impiegano anche un paio d’ore a riprendersi dal trauma.

Il canto non è la loro specialità, ma cantano come tutti i canarini.

Le gabbie devono essere sempre pulite, spaziose, alte, non vanno costretti a cibarsi nelle cosiddette mangiatoie antispreco, ma in mangiatoie a cassetta, almeno a giorni alterni durante la bella stagione va loro offerto il bagnetto, ed è buona norma somministrare loro durante la muta alimenti come il peperoncino rosso fresco, la carota e grani tritati di pepe di Cayenna e bacche di ginepro (se ne cibano senza difficoltà) per rinforzare la tinta del loro piumaggio.

Oppure, in alternativa, pastoncini a fattore rosso del commercio.

I giovani in crescita vanno abituati alla gabbia da esposizione, introducendoveli per qualche ora alla volta, in modo da presentarli al giudice calmi, rilassati, ed in posizione impettita, e non affatto spaventati in una gabbia di dimensioni ridotte.

Ovviamente anche per questa razza valgono le norme di igiene e prevenzione delle malattie come per tutte le altre.

Non sono facili da trovare, e costano cifre adeguate alle loro difficoltà di allevamento.

Chi ha voglia di allevare il canarino York, li può trovare in qualche mostra scambio presenti nelle delle varie esposizioni.

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